“Razzismo e xenofobia: non in nostro nome”

Le associazioni firmatarie vogliono esprimere la loro forte preoccupazione per il clima che si sta sviluppando nel paese. Si parte dall’esaltazione del tema della sicurezza e si arriva a tollerare la pubblica espressione dell’odio etnico e comportamenti razzisti e xenofobi. I rom in particolare sono oggetto di una aggressione e un disprezzo che non distingue tra le responsabilità dei singoli ma afferma la colpa collettiva di tutti per violazione commesse da alcuni di loro.
Questo clima, una volta innestato, diviene poi difficilmente gestibile come dimostra la cacciata e il rogo delle proprietà personali dei rom a Ponticelli.
Invochiamo un atteggiamento attento e responsabile da parte del mondo politico e dell’informazione per contrastare il diffondersi di un clima di inciviltà che genera ingiustizie inaccettabili e moltiplica i conflitti sul territorio. Purtroppo la risposta per ora è non solo debole ma addirittura tende ad assecondare toni esasperati e comportamenti incettabili.

Abbiamo deciso di avviare un percorso comune che abbiamo chiamato “Razzismo e xenofobia: non in nostro nome” che vuole rappresentare un atto di resistenza alla crescita dell’intolleranza nelle nostre comunità.
Al momento abbiamo definito 3 punti di intervento:
1.L’impegno a una costante consultazione e all’assunzione di posizioni comuni quando, con riferimento particolare alla realtà toscana, si esprimano nello spazio pubblico comportamenti o pronunciamenti di carattere razzista e xenofobo.
2.L’organizzazione nelle prossime settimane di un dibattito pubblico sui temi dell’inclusione sociale, del rispetto dei diritti e dignità delle persone e dei popoli e della lotta al razzismo. Temi che ci proponiamo di stimolare sistematicamente negli ambiti sociali e istituzionali in cui operiamo, con l?avvio su questi temi di una più ampia campagna di informazione e ascolto rivolta a scuole, case del popolo, parrocchie e alla società civile nel suo insieme. Produrremo nei prossimi giorni un più ampio documento analitico su questi temi.
3.Infine preoccupati anche dal riemergere in Toscana di una discussione sulla realizzazione di CPT, chiediamo al Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, al Presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini, ai capigruppo dei partiti presenti nel Consiglio Regionale un incontro urgente per discutere insieme la questione e valutare quali misure intendono adottare per favorire nel nostro territorio il rispetto dei diritti e della dignità delle persone, l’inclusione sociale e il contrasto all’intolleranza.

22/05/2008
Vincenzo Striano – Presidente Arci Toscana
Francesca Chiavacci – Presidente Arci Firenze
Alessandro Martini – Responsabile Caritas Diocesana Firenze
Don Armando Zappolini – Presidente CNCA Toscana
Enrico Palmerini -Presidente Associazione Arcobaleno
Fabio Laurenzi – Presidente
Udo Enwereuzor – Direttivo
Alessandro Margara – Presidente Fondazione Michelucci

E’ in questa cornice che, a nostro parere, si inquadra l’emblematico episodio che ha visto coinvolte due giovani egiziane, a Firenze in rappresentanza di un nostro partner locale di progetto.