“Stefano Bollani e un impegno comune per il sud del mondo”

Dopo il buon esito della prima tournèe insieme si rinnova il connubio Stefano Bollani e (cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti) per il tour “Bollani Carioca” che toccherà 16 città italiane in luglio.

Stefano Bollani comincia infatti da Perugia il 12 luglio la nuova attesa tournèe con il suo Carioca. Insieme a lui tornano dunque in Italia i cinque grandi musicisti brasiliani con i quali il pianista ha già raccolto enorme successo lo scorso marzo.

Ma cos’è  Carioca ?l’inedito viaggio che l’acclamato pianista, premiato nel 2007 con l’Hans Koller European Jazz Prize, ha intrapreso andando alla scoperta del mondo del samba e dello choro; le vere, autentiche colonne sonore di Rio de Janeiro. Il brodo primordiale da cui successivamente ha preso forma la Bossa Nova.

Il progetto, che ha dato vita all’omonimo disco edito dalla Universal Music Italia, è stato ideato dal giornalista ed esperto musicale Alberto Riva e realizzato nell’ottobre del 2006 a Rio de Janeiro. In quei giorni Bollani era entrato in sala d?incisione con alcuni dei più prestigiosi strumentisti brasiliani: il chitarrista Marco Pereira, il batterista Jurim Moreira, il contrabbassista Jorge Helder, il mago delle percussioni Armando Maràal, più noto come “Mar?alzinho”, e in fine il sassofonista Z? Nogueira: quest’ultimo, insieme a Riva, produttore artistico del lavoro. Li ritroviamo tutti sul palco nel nuovo tour di Carioca. A loro si aggiungono Mirko Guerrini e Nico Gori, già componenti dei Visionari di Bollani e presenti anche nel disco.

E chi ha amato il disco, campione assoluto di vendite, adorerà adesso il live, o forse sarebbe meglio dire lo show “ao vivo”.

Sul palco tornano ovviamente le gemme che Bollani ha fissato sul Cd, vecchi straordinari samba come “A voz do morro” di Z? Keti, “Samba e amor” di Chico Buarque o “Luz negra” di Nelson Cavaquinho, oppure le perle dello choro come”?Segura ele? del maestro Pixinguinha e “Tico Tico no Fub?” di Zequinha de Abreu. Ma in più fanno la loro comparsa improvvisazioni e sorprese, come “Na baixa do sapateiro” di Ary Barroso, “Outra coisa” di Moacir Santos e “Trem das onze” di Adoniran Barbosa, il famoso “inno di San Paolo” che fu tradotto anche in Italia da Riccardo Del Turco come “Figlio unico” e che Bollani canta e reinventa ogni volta. Sul palco il gruppo Carioca segue l?umore e, come direbbero a Rio, “l’onda” del momento: procede seguendo lo spirito delle canzoni, compatto oppure dividendosi in trio, in duo, in quartetto e talvolta lasciando al centro del palco il lirismo, lo humor e la fantasia di Stefano Bollani in “solo” con il suo pianoforte.

Con lo slogan “Stefano Bollani e un impegno comune per il sud del mondo” il musicista ribadisce la sua volontà di legarsi a , un’ associazione che da 25 anni lavora in Italia e nel sud del mondo con più di 100 progetti, per i diritti delle donne, per garantire il diritto al lavoro, alla salute, per la valorizzazione delle risorse naturali e la sostenibilità ambientale, per la creazione di una società multiculturale.

In particolare nei luoghi dei concerti durante le date sar? possibile trovare informazioni e materiale riguardo i nostri progetti in Brasile: “Circo de todu mundo”, una scuola circense per ragazzi di strada a Belo Horizonte, un progetto di turismo sostenibile sulla costa del Piau?, un progetto di agricoltura biologica e uno sui “catadores de lixo” (riciclaggio dei rifiuti) a Salvador Bahia.

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