A TERRA FUTURA IL BIOLOGICO E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Dopo il buon esito della partecipazione al progetto di , Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti, in Swaziland, Naturasì ha risposto con entusiasmo alla proposta di contribuire a realizzare banche di cereali in alcuni distretti del Niger, più colpiti dalla siccità (Keita, Bouza, Abalak, regione di Tahoua). Assicurare autonomia alimentare ed indipendenza alle fasce di popolazione più deboli, preservando il patrimonio della biodiversità, è l’obiettivo, infatti, del progetto “I Granai del Niger” abbracciato sin dal 2006 da NaturaSì, la più importante catena di supermercati specializzata nella vendita di prodotti biologici e naturali.

E’ per raccontare di questi progetti nei paesi africani che Venerdì 29 maggio alle ore 12.30, in occasione della prima giornata della manifestazione Terra Futura a Firenze presso la Fortezza da Basso, si terrà un incontro dal titolo Naturasì e : un impegno comune in Swaziland e in Niger, durante il quale interverranno Nomsa Mabila (Shewula Mountain Camp, Swaziland), Paolo Nicolai (referente Swaziland ), Già Gaeta (NaturaSì), Francesca Baldanzi (); modera: Giorgio Menchini (esperto Africa ).

Durante l’incontro verranno messi in evidenza gli obiettivi del percorso iniziato nel 2006, così come i progetti realizzati attraverso questa importante collaborazione e soprattutto grazie al contributo dei consumatori.

Sin dall’inizio del progetto, NaturaSì ha offerto ai propri clienti l’opportunità di sostenere questa iniziativa attraverso la raccolta punti annuale: chi lo desidera, infatti, può scegliere di devolvere la cifra raggiunta come “buono di solidarietà” a favore del progetto, in alternativa al ritiro dei premi.

“L’obiettivo finale che ci siamo posti è spiega Giò Gaeta – è quello di realizzare 5 banche di cereali, ossia degli stock di miglio acquistati sul mercato locale che vengono dati in prestito o venduti, a prezzi controllati, nei periodi più critici, consentendo di dare sicurezza alimentare alle popolazioni dell’area. Uno dei punti di forza dell’operazione è la possibilità di essere indipendenti da aiuti esterni, utilizzando risorse territoriali come la tradizione dei Granai, testimonianza di una civiltà millenaria. Le famiglie in crisi, terminate le scorte, quindi, possono rivolgersi direttamente all’organizzazione creata all’interno della loro comunità.

” – aggiunge Francesca Baldanzi – lavora in Niger da vent’anni e ha sviluppato uno stretto rapporto di collaborazione con le istituzioni e con molte organizzazioni e associazioni della società civile. Con questo progetto -conclude – si intende anche cambiare l’immagine stereotipata che si ha del Niger: trasformandolo da paese della fame a un paese ricco di storia e di architettura, pieno di risorse locali e che merita di essere conosciuto anche per qualcosa di diverso dalla carestia”.

Per avvicinare sempre di più il pubblico al progetto e dare la possibilità di comprendere i cambiamenti che stanno avvenendo in Niger, grazie anche al contributo dei Granai, NaturaSì espone durante i tre giorni della manifestazione, presso lo stand COSPE, la mostra fotografica “I Granai del Niger”. I raccolti di miglio, i contadini al lavoro, l?importante contributo degli animali, i caldi colori della terra e dei granai sono solo alcuni dei tanti momenti di vita quotidiana, emozioni fermate da uno scatto fotografico che mettono in evidenza il prezioso contributo di un piccolo, ma grande, progetto di solidarietà.