ANCHE COSPE CON SHIRIN EBADI, PREMIO NOBEL PER LA PACE, PER UN IRAN LIBERO

d? il benvenuto a Shirin Ebadi, la cittadina iraniana Premio Nobel per la Pace, che ? arrivata a Firenze, ospite del Consiglio Regionale della Toscana, per portare la propria testimonianza sugli avvenimenti che hanno colpito l?Iran nelle ultime settimane.

?Abbiamo chiesto a Shirin Ebadi di tenere una Lectio Magistralis sui diritti nel mondo – afferma il Presidente del Consiglio Regionale, Riccardo Nencini – per dare voce a chi l?ha perduta difendendo il primo dei diritti accanto a quello alla vita, il diritto alla libert? e all?autodeterminazione?.

L?incontro con il Premio Nobel, che ? stato organizzato con la collaborazione dell?associazione degli studenti iraniani di Firenze, si ? tenuto nella Sala del David presso il Museo dell’ Accademia di Firenze, e si ? aperto con un minuto di silenzio in ricordo delle persone che hanno perso la vita durante le manifestazioni di Teheran.

Come testimone diretta degli episodi che si sono verificati in Iran subito dopo le elezioni, Shirin Ebadi ha denunciato le violenze messe in atto dal governo del suo Paese: sparatorie sulla folla inerme e pacifica che stava rientrando a casa dopo le manifestazioni; retate notturne nel dormitorio dell?Universit? di Teheran, durante le quali sono rimasti uccisi 5 studenti; catture e arresti di molte persone tra cui uomini politici.
Secondo i dati del regime sarebbero 1200 le persone arrestate ma ? probabile che siano molte di pi?. ?Non sappiamo dove siano questi detenuti e in quali condizioni siano trattenuti perch? ? spiega Ebadi ? essi non hanno il permesso di vedere i propri familiari, n? di avere un proprio legale?.

Shirin Ebadi racconta che le madri degli studenti uccisi, spinte dal dolore ma anche dal coraggio, hanno costituito un comitato e ogni sabato si ritrovano nei parchi di Teheran per ricordare insieme le giovani vittime. Completamente vestite di nero, si siedono in cerchio e rimangono a lungo in silenzio. Il governo iraniano per?, non ammette neanche queste dimostrazioni pacifiche e un giorno i militari hanno aggredito queste mamme, picchiandole e portandole in carcere.

In Iran le persone non sono libere di esprimersi e anche la stampa viene censurata. Sherin Ebadi riporta le stime di Reporters Sans Frontiers secondo cui sarebbero 34 i giornalisti iraniani chiusi in carcere mentre sono stati espulsi tutti gli inviati e i corrispondenti della stampa straniera. ?Per questo – afferma Ebadi – il popolo iraniano cerca in ogni modo di far sentire la propria voce all?estero anche se il regime controlla costantemente siti internet e telefonini?. ?Uno dei motivi di grande protesta e frustrazione degli iraniani – continua Ebadi ? ? proprio il fatto che Nokia e Siemens hanno venduto al governo iraniano dei software per il controllo delle comunicazioni via cellulari?.

Al termine del suo discorso, Shirin Ebadi rivolge un appello alle istituzioni e alla comunit? internazionale affinch?, in Iran, siano annullate le ultime elezioni e reindette sotto l?osservazione delle Nazioni Unite. Alle persone presenti e ai cittadini italiani, Ebadi chiede di portare nel mondo la voce del popolo iraniano oppresso dal regime e dal terrore.

Shirin Ebadi, cittadina iraniana, musulmana, ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2003. E’ una delle personalit?-simbolo, a livello planetatario, dell’ impegno per la difesa dei diritti umani.

Come avvocato, in Iran, si dedica soprattutto alla difesa dei soggetti pi? deboli e indifesi della societ?. La sua ? una vita spesa dalla parte degli ultimi e, in particolare, delle donne e dei bambini, oppressi da norme discriminatorie e da concezioni culturali che li confinano in un perenne stato di minorit?.

Autrice di numerosi scritti, Shirin Ebadi ha pubblicato recentemente La gabbia d’oro (edito in Italia da Rizzoli), un libro che ripercorre, all’insegna di un originale intreccio narrativo, gli sconvolgimenti della societ? iraniana dalla caduta del potere dello Sci? fino all’ascesa di Ahmadinejad.