COSPE ADERISCE ALL’APPELLO PER LA MARCIA PER LA PACE

COSPE aderisce all’appello per la Marcia per la pace Perugia-
Assisi che si svolger? domenica 16 maggio 2010.
La Marcia sar? preceduta da un grande Forum della pace che si terr? a Perugia, venerd? 14 e sabato 15 maggio.
In un periodo particolare caratterizzato da un aumento dell’intolleranza, da violenza, razzismo e guerre, ? importante dare un segnale diverso che vada in direzione contraria, promuovendo un altro tipo di cultura e di societ?.
COSPE parteciper? alla Marcia della pace e vi invita ad aderire all’appello.

Di seguito il testo dell’appello:

?Non basta parlare di pace. Uno ci deve credere.
E non basta crederci. Uno ci deve lavorare.
?
Eleanor Roosevelt

16 maggio 2010
Marcia per la pace Perugia-Assisi

Appello

C?? troppa violenza in giro! Nel mondo, in TV, contro gli immigrati, gli ?altri?, i diversi, contro le donne e contro i bambini, nelle nostre citt?, nei rapporti tra le persone, nel mondo del lavoro, nella politica, nell?informazione, nel rapporto che abbiamo con la natura, gli animali, l?ambiente che ci circonda: la violenza sembra non conoscere limiti e confini. C?? troppa violenza e c?? troppa indifferenza. Che ? la forma pi? alta di violenza. In nome della nostra ?pace?, troppo spesso siamo pronti a condonare la violenza sugli altri. E davanti al loro dolore chiudiamo cuore, occhi e orecchi. Il prezzo di tanto cinismo ? altissimo. E lo paghiamo tutti, indistintamente. Una societ? chiusa e insensibile non ha futuro.

E? tempo di reagire! Non possiamo permettere che violenze, egoismo, razzismo, mafie, censure, paure e guerre di ogni genere abbiano il sopravvento! Ci pu? essere una vita e un?Italia migliore! Ci pu? essere un mondo migliore! Domenica 16 maggio, partecipa anche tu alla Marcia per la pace Perugia-Assisi.

?Qualsiasi propaganda a favore della guerra deve esser vietata dalla legge. Qualsiasi appello all’odio nazionale, razziale o religioso che costituisca incitamento alla discriminazione, all’ostilit? o alla violenza deve esser vietato dalla legge.? Articolo 20 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ratificato dall?Italia nel 1977)

Dobbiamo ri-mettere al centro della nostra vita quei valori condivisi, scolpiti nella nostra bella Costituzione e nel Diritto internazionale dei diritti umani, che soli possono aiutarci a superare positivamente questa profonda crisi e accrescere la qualit? civile della nostra societ?. Abbiamo bisogno di un?altra cultura. Dobbiamo sostituire l?io con il noi, la disoccupazione con il lavoro, l’esclusione con l’accoglienza, lo sfruttamento con la giustizia sociale, l?egoismo con la responsabilit?, l’individualismo con l?apertura agli altri, l?intolleranza con il dialogo, il razzismo con il rispetto dei diritti umani, il cinismo con la solidariet?, la competizione selvaggia con la cooperazione, il consumismo con nuovi stili di vita, la distruzione della natura con la sua protezione, l?illegalit? con il rispetto delle regole democratiche, la violenza con la nonviolenza, i pregiudizi con la ricerca della verit?, l?orrore con la bellezza, i ?miei interessi? con il bene comune, la paura con la speranza. Dobbiamo riscoprire il significato autentico di questi valori, approfondirne la conoscenza, rigenerarli in un grande progetto educativo, permettergli di sprigionare tutta l?energia positiva che contengono. Dobbiamo esigere che ad ogni valore, oggi ribadito anche nella Carta dei Diritti fondamentali dell?Unione Europea, corrispondano atti politici concreti e coerenti a partire dalle nostre citt? fino all?Europa e all?Onu. Per quanto possa apparire difficile, cambiare ? possibile! E, in ogni caso, ? indispensabile.

Non possiamo disinteressarci del mondo che ci circonda. Pi? ce ne disinteressiamo, pi? ci isoliamo, pi? saremo colpiti dai suoi drammi e meno riusciremo a cogliere le opportunit? che ci offre. Ci sono grandi problemi che non rispettano i confini nazionali e che si aggravano di giorno in giorno. Se continueremo ad essere miopi ed egoisti ci distruggeranno. Siamo ormai parte di una comunit? globale. Lottare contro la povert? nel mondo, farla finita con le tante guerre, fermare il cambiamento climatico e proteggere l?ambiente, promuovere tutti i diritti umani per tutti, ridurre le disuguaglianze, garantire pari opportunit?, costruire un?economia sociale di giustizia, costruire l?Europa dei cittadini, rafforzare e democratizzare l?Onu ci conviene! Pi? di quanto riusciamo ad immaginare. Per questo ? urgente che chi gestisce le nostre istituzioni e i nostri soldi, dai Comuni all?Unione Europea, ponga questi programmi al centro del proprio impegno quotidiano. Per questo dobbiamo darci una politica nuova e una nuova agenda politica fondata sui diritti umani.

Stiamo vivendo cambiamenti difficili e profondi, destinati a durare nel tempo. Dobbiamo decidere in quale societ? vogliamo vivere. Non ci sono abbastanza soldati, n? muri abbastanza alti per difenderci dalla sciagurata illusione di poterci salvare da soli. Se davvero desideriamo la pace, per noi e per i nostri figli, non possiamo negarla agli altri. Se davvero vogliamo la pace dobbiamo imparare a riconoscere e gustare la pluralit? umana nella dimensione dell?uguaglianza e della giustizia, della legalit? e del rispetto dei diritti umani e della terra madre. Ciascuno faccia i conti con le proprie responsabilit?.

Il 16 maggio, vieni anche tu! Rinnoviamo il nostro impegno civile lungo la strada della pace e della nonviolenza. Una societ? migliore costruir? un mondo migliore.

Per adesioni, comunicazioni e informazioni:
Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia – Tel. 075/5736890
– fax 075/5739337 – email segreteria@perlapace.it – www.perlapace.it