DA CANCUN, LE PROSSIME SFIDE SULL’ACQUA

Dal 29 novembre al 10 dicembre 2010 a Cancùn (Messico) si è tenuta la 16° Conferenza Mondiale ONU sul clima, dove i governi hanno discusso dei cambiamenti climatici per tentare di trovare una soluzione all’annoso problema. Cinzia Thomareizis, Marco Iob, Tommaso Fattori, Daniela Del Bene (Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua, CeVI – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua) hanno scritto una relazione sull’evento, mettendo in evidenza i problemi incontrati dai soggetti partecipanti e le sfide future lanciate dall’importante appuntamento. Come spiega la relazione, durante l’incontro è stata data una grossa rilevanza alle tematiche legate all’acqua e alla gestione integrata delle risorse idriche. Si è presentato un soggetto forte e convinto di rappresentare la “comunità idrica mondiale” che durante l’appuntamento ha presentato un progetto approfondito ed articolato di politica mondiale per l’acqua. Si tratta dell’Alleanza per l’acqua e il clima: una partnership guidata dalla Banca Mondiale e dal BID (Banca Interamericana di Sviluppo), a cui hanno preso parte agenzie dell?ONU, agenzie nazionali (CONAGUA-Messico, ANA- Brasile), la Global Water Partnership, altre organizzazioni intergovernative e alcune ONG. Un programma di lavoro della durata di 5 giorni intitolato “Dialoghi per l’Acqua e i cambiamenti climatici”, che ha però messo al centro dell’attenzione l’esigenza di predisporre misure per attrarre finanziamenti privati piuttosto che ampliare e sollecitare finanziamenti pubblici, come invece auspicherebbero il Comitato Italiano Contratto Mondiale per l’Acqua e il Forum italiano dei movimenti dell’acqua insieme al Movimento Internazionale. Una proposta strutturata sulla base di competenze tecniche, economico-finanziarie e di ambito sociale, che alla luce del modello neoliberale accreditano questa partnership come il soggetto più qualificato per la gestione delle risorse idriche a livello globale. L’Alleanza per l’acqua e il clima” a Cancùn si è infatti dimostrata in grado di affermare apertamente di dover agire per l’identificazione delle politiche pubbliche sull’acqua, influenzando in tal senso i governi, considerati esplicitamente come soggetti deboli, auto referenziali e incapaci di agire nel lungo termine, al contrario delle imprese. Dall’Università di Harvard è giunto l’entusiastico invito a “investire, investire, investire sull’acqua”, data la redditività che il settore rappresenta. Come nota critica della relazione si evidenzia invece come i movimenti e le reti internazionali dell’acqua siano giunti impreparati rispetto ad un approfondimento della questione acqua e clima. L’impressione è che sia stata sottovalutata la portata della trasversalità dell’acqua entro i diversi aspetti relativi ai cambiamenti climatici. Ciò ha comportato una scarsa presenza di associazioni e di militanti, e un dibattito sottotono che non è riuscito a comunicare ai negoziatori la centralità dell’acqua secondo il principio del diritto umano, non assimilabile al piano del valore economico. Anche l?organizzazione di tre fori alternativi (Via Campesina; Dialogo Climìtico-Espacio Mexicano; Klimaforum), pur nella ricchezza e vivacità dei seminari organizzati, ha evidenziato la debolezza e una frammentazione delle iniziative dei movimenti internazionali presenti a Cancùn. Per i movimenti dunque le sfide continuano ad aprirsi. Tutto ciò impone di recuperare il terreno perduto e costruire quanto prima una propria concezione e una nuova narrazione, realmente alternative riguardo alla centralità dell’acqua nei cambiamenti climatici, all’importanza della preservazione dei bacini idrografici al fine garantirne la disponibilità, all’efficacia dei meccanismi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. A questo scopo l’appuntamento del Forum Sociale Mondiale del febbraio 2011 a Dakar diventa una tappa importante per la costruzione della nuova visione comune dell?acqua in vista della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite (22 aprile 2011) che affronterà il tema dei Diritti della Madre Terra e soprattutto in vista della sfida del VI Forum Mondiale dell?Acqua che si terrà a Marsiglia nel 2012.