NUOVI SCONTRI IN EGITTO. ELEZIONI A RISCHIO

Con l?avvicinarsi delle elezioni parlamentari, previste per il 28 novembre prossimo, il clima in Egitto sembra surriscaldarsi di nuovo. L?ultimo tragico evento ? quello accaduto domenica 9 ottobre di fronte alla sede della tv di stato, il Maspero, luogo tipico delle manifestazioni e non lontano da quella piazza Tahrir , simbolo di rivoluzione e speranza di democrazia.

Un corteo di cristiano ? copti, la minoranza religiosa pi? influente (8 milioni di persone, circa il 10% della popolazione egiziana) chiedeva giustizia e ragione dell?incendio di una chiesa avvenuto a El Almarenab ?Edfo ad Aswan, nel sud del paese, rimasto impunito. La manifestazione ? partita dal quartiere di Shubra fino ad arrivare sul lungo Nilo, la Corniche. In modo pacifico.

Poi le ricostruzioni si confondo, c?? chi parla di infiltrati che hanno provocato i militari c?? chi parla di un attacco a sangue freddo dell?esercito. Solo i fatti sono noti: circa 30 morti e 300 feriti rimasti su campo di battaglia. Un bilancio impressionante e che ci racconta un paese piuttosto sull?orlo di una guerra civile che all?inizio di un radioso percorso democratico: chi esasperi il clima politico e sociale non ? cos? chiaro. Quello che ? chiaro ? che sembra andare verso un radicalizzarsi degli scontri e del conflitto anche religioso, che i media statali strumentalizzano gli eventi ( gli scontri del 9 sono stati trasmessi solo dalla tv di stato che a un certo punto chiedeva alle persone di scendere in strada) e che le Forze Armate al comando usano gli stessi metodi assassini e intimidatori della vecchia dittatura.