CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA – APPELLO E MANIFESTAZIONE

In seguito al chiaro risultato referendario del 12 e 13 giugno, quando la maggioranza degli italiani ha espresso, con il proprio voto, la volontà di non privatizzare i beni comuni come l?acqua, manca ancora un’attuazione concreta a livello politico.

Inoltre le recenti necessità di pareggiare il debito, stanno spingendo verso la proposta di un intervento che va nella direzione della privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Qui di seguito il comunicato del Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua che ha indetto anche per il prossimo 26 novembre una manifestazione nazionale a Roma.

Si scrive Maxiemendamento, si legge Privatizzazione

Il Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua sta seguendo da settimane il rimpallo tra BCE e Governo italiano sulle misure da attuare che seguono una politica di cosiddetta austerity per pareggiare il debito. Tra queste norme vi è un attacco forte al risultato referendario di giugno: pur escludendo formalmente il servizio idrico si ripropone un intervento di privatizzazione di tutti i servizi pubblici locali. L’anticostituzionale Maxiemendamento presentato mercoled? non fa altro che confermare questa tendenza.

La verità è che le politiche di austerity colpiranno i cittadini e le cittadine italiane, lasciando tranquilli i poteri forti che da anni ci stanno proponendo la ricetta delle privatizzazioni, della messa a profitto dei beni comuni e delle nostre stesse vite.

Riteniamo inaccettabili questi provvedimenti e sappiamo che vogliono ignorare la richiesta della popolazione italiana di cambiare rotta ed uscire da questo sistema.

Per questo il 26 novembre, con la Manifestazione nazionale a Roma, saremo di nuovo piazza per difendere il risultato referendario, chiedere l’approvazione della nostra legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico e lanciare la campagna di “Obbedienza civile”: se il referendum continuerà ad essere ignorato, verrà praticata dal basso l’abolizione dei profitti garantiti dalle bollette, obbedendo così al mandato della maggioranza assoluta dei cittadini italiani.

Siamo convinti che l’acqua sia un paradigma e che il popolo italiano questo lo sappia e che, per la prima volta dopo anni, si sia espresso chiaramente. Chi fa finta di non vederlo o di dimenticarlo non fa altro che mettersi nel campo di chi impoverisce, privatizza e precarizza la nostra società. Noi abbiamo detto che bisogna cambiare.

Con noi l’hanno detto 27 milioni di italiani.
Indietro non si torna.

IL 26 NOVEMBRE IN PIAZZA PER L?ACQUA. I BENI COMUNI E LA DEMOCRAZIA

PER IL RISPETTO DELL’ESITO REFERENDARIO, PER UN’USCITA ALTERNATIVA DALLA CRISI

Roma, ore 14.00 – Piazza della Repubblica