DOVE SOFFIA IL VENTO DELLA PRIMAVERA ARABA? TESTIMONIANZA DAL MAROCCO POST ELEZIONI

A quasi un anno di distanza dalla sua nascita il “Movimento 20 febbraio” continua a scendere in piazza e a manifestare per chiedere riforme democratiche e giustizia sociale. Nel frattempo le iniziative del Movimento, nato e diffuso anche grazie ai social media e internet, hanno già portato ad alcuni cambiamenti concreti come la riforma della Costituzione di luglio voluta dal sovrano Mohammed VI e la costituzione di un nuovo parlamento in ottobre. Riforme che però non sono state ritenute sufficienti dal Movimento, sceso in piazza per chiedere un cambiamento ben più radicale. Nelle recenti elezioni legislative del 25 novembre è uscito come vincitore il Partito di Giustizia e Sviluppo (Pjd) di Abdelillah Benkirane segnando una predominanza elettorale è così come già accaduto in Tunisia ed Egitto- dei partiti islamici. Ne abbiamo parlato con Alberto Caldarini, coordinatore del progetto COSPE in Marocco.

“Le elezioni dello scorso 25 novembre in Marocco, sono state le prime dopo la promulgazione della nuova legge per cui il primo ministro non è nominato dal Re ma dai membri del partito che hanno vinto le elezioni. Questo ha dato un impulso nuovo alla Costituzione. Durante questa tornata elettorale (in primavera poi si tornerà a votare per le amministrative), ha vinto il Pjd, il Partito di Giustizia e Sviluppo, la formazione dell’islam moderato. Il Pjd vede tra i suoi quadri tutta gente molto preparata e istruita, vi sono ad esempio molti professori, si tratta di un fatto non scontato in un paese dove oltre il 40% della popolazione è analfabeta”.

Il Partito di Giustizia e Sviluppo ha conquistato 107 seggi su 395 e Abelillah Benkirane è stato designato come primo ministro e come tale guiderà la coalizione di governo. “Il Pjd è il partito più popolare, quello che si è qualificato come il partito anticorruzione, più vicino ai cittadini. I partiti di sinistra e il movimento del “20 febbraio” hanno boicottato le elezioni, viste come una farsa che andava a confermare la nuova costituzione approvata, una costituzione lontana da quello che era stato richiesto dai movimenti” .
Alle elezioni, fra i partiti di sinistra, si è presentato solo il partito socialista, un altro partito non si è presentato e la “Voix democratique” sconsigliava di partecipare alle elezioni.

“Alla fine è stata premiata la forte dichiarazione espressa dal Pjd contro la corruzione e l’impegno a migliorare la sanità e l’istruzione del paese, che sono due tematiche cruciali.” Il Marocco, come recentemente emerso dal “Rapporto sullo Sviluppo Umano 2011” delle Nazioni unite, risulta al 130esimo posto nell’indice di sviluppo umano. “Purtroppo la situazione è effettivamente grave: manca l’acqua in molte scuole, e non solo nelle zone rurali, basta andare a 10 km da Tangeri, per non parlare dell’elettricità. E nelle scuole ci sono classi di oltre 50 bambini. In altri settori invece, come ad esempio i trasporti e la mobilità, il paese ha raggiunto un livello decente”.

Il successo ottenuto dal partito Pjd è stato trasversale: sia in zone urbane sia in ambiente rurale, tanto nelle città del nord quanto in quelle del sud. “Questo risultato può essere spiegato dal fatto che è l’unico partito che parla alle persone, per questo è apprezzato in modo trasversale. Il Pjd è l’unico partito che non paga le persone per farsi pubblicità durante le elezioni ma ha dei volontari che fanno propaganda elettorale in modo spontaneo. Per questo molti sostengono che probabilmente andr? a vincere anche le prossime elezioni amministrative.”