8 PER MILLE: UN PASSO FALSO DEL GOVERNO MONTI

COSPE diffonde e condivide il comunicato stampa del COCIS sulla decisione del Governo Monti di concentrare i fondi dell’8 per mille dello Stato” sull’emergenza carceraria e sulla protezione civile, tagliando così di fatto quel poco che dall’8 per mille era destinato ai temi della solidarietà internazionale, diminuendo ulteriormente i fondi pubblici per la cooperazione internazionale già ridotti ai minimi storici malgrado gli impegni internazionali assunti.

COMUNICATO STAMPA
Roma, 10 gennaio 2012

8 PER MILLE: UN PASSO FALSO DEL GOVERNO MONTI

Ancora una volta si pesca dai fondi per problematiche sociali, inclusa la fame nel mondo, per far fronte ad altre emergenze sociali: che il Governo Monti faccia un passo indietro.

Pur riconoscendo la gravità delle condizioni carcerarie che hanno spinto il Governo Monti a concentrare i fondi dell’8 per mille dello Stato su questa emergenza e sulla protezione civile, non possiamo non denunciare il solito metodo di taglio lineare con prelievo TRA bisogni sociali che è stato praticato. Si è data priorità ad alcune emergenze sociali a discapito di altre, queste ultime superficialmente accumunate sotto la comune dizione negativa di “contributi a pioggia”, secondo uno stile molto praticato in passato, ma che risulta non coerente con le intenzioni dichiarate da questo Governo.

Vogliamo ricordare che, con il taglio di quel poco che dall’8 per mille era destinato ai temi della solidarietà internazionale, si produce un’ulteriore diminuzione dei fondi pubblici per la cooperazione internazionale già ridotti ai minimi storici malgrado gli impegni internazionali ripetutamente assunti, contraddicendo clamorosamente con i fatti la scelta innovativa di costituire un Ministero ad hoc per la Cooperazione.

Ci rivolgiamo allora al Ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione prof. Andrea Riccardi affinchè faccia sentire nella compagine governativa l’esigenza di non sacrificare ancora una volta la Cooperazione internazionale in una inammissibile guerra tra poveri, se non altro per salvaguardare la credibilità internazionale dell’Italia così grandemente compromessa.

Giancarlo Malavolti
Presidente COCIS