“IMMIGRAZIONE, L’ITALIA SEMPRE PIU’ INDIETRO” LA DENUNCIA DI MIGNANE DIOUF

“In questo momento di crisi l’immigrazione dovrebbe essere un terreno su cui investire, le politiche invece lo gestiscono come un problema” questa la denuncia Mignane Diouf, professore di Diritti umani all’Università di Dakar è in Italia con il collega Alex Asiedu, Università del Ghana – emersa nel corso dell’incontro organizzato da COSPE all’università di Bologna e ripresa dall?agenzia Redattore Sociale.

Mignane Diouf, professore di Diritti Umani all’Università di Dakar in Senegal, vede negativamente le politiche dell’immigrazione italiane. Il contributo raccolto in occasione delle due giornate di incontri e discussione sulle tematiche della migrazione e dello sviluppo nel panorama italiano promosse da COSPE nell’ambito del progetto “CoMiDe- Consistency of migration and development policy”. “Gli studi dimostrano che la migrazione è sempre stata un motivo di sviluppo sociale ed economico. Un paese come l’Italia, dal dopoguerra in avanti, si è sviluppato proprio grazie al fenomeno dell’immigrazione. In questo momento di crisi dovrebbe essere un terreno su cui investire, le politiche invece lo gestiscono come se fosse un problema, qualcosa da reprimere, e non da valorizzare”, spiega Diouf.

Ma la situazione in Italia non sempre è stata così, spiega Diouf “Fino agli anni ’90 l’Italia era un paese molto aperto, culturalmente e politicamente. Dobbiamo ricordare che l’Italia è stata per prima un paese migrante. Oggigiorno la politica italiana è tesa, invece, alla chiusura, alla xenofobia e al razzismo”.

Concludendo il proprio intervento sul fenomeno migratorio inteso come opportunità, anche economica: “Il fenomeno migratorio costituisce una delle fonti di ricchezza più importanti dell’economia mondiale. Si pensi alle grandi metropoli, come Londra o New York in cui una grande percentuale dell’economia proviene da lavoratori stranieri. La migrazione porta manodopera e dove c’è manodopera c’è sviluppo economico”.

Nel corso dell’incontro di Bologna, accanto a Mignane Diouf e Alex Asiedu, sono intervenuti ospiti da CESPI, Dossier Caritas, Casto, enti locali, associazioni di cittadini immigrati, ricercatori ed esperti, oltre a Pietro Pinto e Fabio Laurenzi (presidente COSPE) che approfondirà oggi le tematiche trattate nei due incontri in un’intervista su Popolare Network.