CONTRO LA CHIUSURA DELLE SEDI RAI, PER UN’INFORMAZIONE AMPIA E PLURALE

Per il secondo anno consecutivo si fanno insistenti le voci sulla drastica riduzione, se non addirittura sulla chiusura, degli uffici di corrispondenza e delle sedi RAI di Nairobi, Beirut, Istanbul, Nuova Delhi, Buenos Aires e Mosca e il canale Rai Med.
Una scelta che, se confermata, a fronte di un risparmio economico molto relativo, porterebbe ad una perdita enorme dal punto di vista della ricchezza dell’informazione e della capacità di leggere gli eventi che ci circondano e che, sempre di più, ci riguardano direttamente.

Queste sedi invece andrebbero piuttosto rafforzate e strutturate perchè in Italia arrivino sempre più notizie da contesti con cui sarà sempre più utile e necessario confrontarci e che il servizio pubblico, se davvero è tale, deve garantire.
Come COSPE, ONG che lavora in tanti Paesi del mondo tentando proprio di veicolare un’informazione ricca, articolata e lontana da stereotipi, riteniamo che la chiusura delle sedi RAI rappresenterebbe soltanto un impoverimento dell?informazione.
Ci auguriamo quindi che l’allarme rientri perchè, in particolare in un momento come questo, non sono certamente le spese sull’informazione a dover essere tagliate, al contrario una conoscenza in tempo reale di ciò che avviene a livello internazionale rappresenta quanto mai un investimento strategico e necessario. Aderiamo per tanto all?appello lanciato dalla tavola della pace e chiediamo a tutti di fare altrettanto.

Le adesioni all’appello lanciato dalla Tavola della pace possono essere inviate via mail a segreteria@perlapace.it o via fax al numero: 075/5739337

Di seguito il testo dell’appello

Appello alla RAI

Non chiudete quelle sedi!
Chiediamo più informazione di qualità dal mondo e sul mondo
Meno gossip e più attenzione alle persone e ai popoli

Al Presidente della RAI
Ai membri del CDA della RAI
Al Direttore della RAI

Non possiamo accettare che la Rai decida di ridurre drasticamente gli uffici di corrispondenza e addirittura di chiudere le sedi di Nairobi, Beirut, Istanbul, Nuova Delhi, Buenos Aires e Mosca e il canale Rai Med. Questo progetto è profondamente contrario agli interessi dell’Italia e degli italiani che devono essere messi nelle condizioni di affrontare da protagonisti le grandi sfide del nostro tempo. Al contrario serve una maggiore apertura internazionale della Rai che ci deve aiutare a capire in tempo reale quello che accade nel mondo costruendo ponti fra le culture e le civilt? e diffondendo la cultura della pace, del dialogo, della cooperazione e dell’integrazione. Le sedi di corrispondenza della Rai non sono uno spreco ma un investimento strategico per il nostro paese. Non vanno chiuse ma sostenute da nuovi spazi nei palinsesti quotidiani capaci di portare in primo piano la vita delle persone e dei popoli. Con questo spirito torniamo a chiedere una struttura editoriale per i diritti umani, il rilancio di Rai Med e il rafforzamento di RaiNews24 che deve essere finalmente messa nelle condizioni tecniche di fornire il servizio “all-news” al quale è stata preposta. Per illustrare le ragioni e le proposte del nostro appello chiediamo infine un incontro urgente con il Direttore Generale della Rai.