ACQUA SORGENTE DI VITA E NON DI PROFITTI. DA MARSIGLIA A FIRENZE

“L’acqua sorgente di vita e non di profitti”. E’ questo che ricorda la dichiarazione finale del Forum Mondiale alternativo dell’acqua (Fame 2012, Marsiglia 14-17 marzo) che si è appena concluso ed è da qui che ripartono le linee guida della cooperazione decentrata Toscana in materia di accesso all’acqua presentate durante il seminario conclusivo del progetto di iniziativa regionale: ‘Acqua bene comune per tutti’ tenutosi questa mattina nell’Auditorium di Sant’Apollonia a Firenze.
A presentarle il vicesindaco di Pontedera Massimiliano Sonetti che ha ricordato i principi base su cui il gruppo di lavoro del Gruppo delle risorse idriche del Tavolo Africa della Regione Toscana si riconosce e intende ispirare il lavoro della Regione Toscana e degli enti locali riguardo ai progetti di cooperazione in materia di accesso alle risorse idriche. Tra i punti principali: la possibilità di destinare l?1% della bolletta a progetti di sviluppo relativi al diritto all’acqua (come già declinato in legge in Francia nel 2005) e la maggiorazione in bolletta di un centesimo per metro cubo d’acqua da destinare ai progetti per il diritto all’acqua, come richiesto dal Contratto Mondiale dell’Acqua e attuato in Italia dall’ATO Laguna di Venezia e dalla provincia di Torino nel 2004.

Tra gli altri principi base delle proposte di linee guida, che dovranno essere discusse dalla Regione ci sono quelli di aderire e promuovere progetti che vedano l’acqua come diritto umano, come bene comune e che prevedano una partecipazione dal basso nella gestione di questa risorsa. Le ong, da parte loro, si impegnano a loro volta alla coerenza in questo ambito partecipando e promuovendo progetti che abbiamo solo questi principi fondamentali.

“Un’occasione – dice Fabio Laurenzi di COSPE capofila del progetto regionale è per i nostri territori e la nostra regione, dove si è svolto il primo forum mondiale alternativo dell’acqua nel 2003, a dare un segnale di coerenza e di impegno anche nei confronti dei tanti partner con cui lavoriamo nei cosiddetti sud del mondo e con cui intessiamo reti di esperienze e percorsi politici e di advocacy nei rispettivi Paesi”.

E proprio di ritorno dal Forum di Marsiglia, dove si è constatato il sostanziale fallimento di quello ufficiale, il World Water Forum e la vitalità di quello alternativo,il FAME, i partner del progetto toscano da Eduard Mignounou del Burkina Faso, a Charlotte Sama Zanton del Mali, Mamadou Mignane Diouf del Senegal a Stephen Ruvuga della Tanzania, hanno espresso desiderio e l’impegno di continuare a lavorare in rete a un grande progetto comune che con incontri, seminari produzione di documenti e azioni di lobbying, prosegua sulla falsariga di questo progetto di iniziativa regionale che ha affrontato più ampie intorno alla risorsa idrica: dalla sovranità alimentare e la povertà, la salvaguardia delle risorse naturali e la gestione dei bacini idrici, l’ambiente e i cambiamenti climatici, le tradizioni e la cultura locale, i diritti umani e l’uguaglianza di genere. “Un progetto di portata politica più ancora che tecnica – chiude Laurenzi – che il Gruppo della Regione Toscana sosterrà”.

Il prossimo Progetto, ideale prosecuzione di questo appena concluso, della Regione Toscana invece riguarderà Senegal, Ghana e Burkina Faso.