NUOVO RAPPORTO OCSE SUGLI GLI AIUTI UE ALLA COOPERAZIONE

Dal nuovo rapporto OCSE, presentato al Parlamento Europeo a Bruxelles, emerge che i programmi europei degli aiuti allo sviluppo rischiano uno scarso coordinamento istituzionale, nonostante i positivi miglioramenti degli ultimi cinque anni.

I miglioramenti in materia di aiuti risultano comunque migliorati sotto diversi aspetti: “Nel complesso, gli aiuti UE allo sviluppo sono migliorati in diversi settori chiave quali, ad esempio, la più stretta collaborazione con i paesi partner. L’UE mostra anche i progressi nella definizione di standard e principi comuni per la politica di sviluppo nei 27 Stati membri, che non è compito facile“, ha dichiarato Olivier Consolo, Direttore di Concord, la Confederazione europea delle ONG per lo sviluppo.

Olivier Consolo ha aggiunto “Gli stati membri dell’UE dovrebbero ascoltare il richiamo dell’OCSE e continuare a spingere per rispettare l’impegno preso a dare lo 0,7% del loro RNL agli aiuti allo sviluppo con una chiara tabella di marcia vincolante per raggiungere l’obiettivo nel 2015. Molto resta ancora da fare per attuare gli impegni sull’efficacia degli aiuti. La crisi finanziaria non dovrebbe essere usata come scusa per tagliare gli stanziamenti destinati agli aiuti, il che lascerebbe molti bisognosi senza supporto. ” .
I maggiori problemi istituzionali emergono infatti per quanto riguarda proprio gli impegni da mantenere riguardo gli aiuti e il coordinamento degli aiuti.

“A cinque anni dall’ultima revisione degli aiuti UE allo sviluppo, uno dei maggiori problemi è  il coordinamento degli sforzi per gli aiuti attraverso le istituzioni dell’UE. E’ importante che l’UE non perda più tempo e riesca ad agire a sostegno di milioni di persone in stato di bisogno “, dice Wiske Jult da 11.11.11, la piattaforma belga di Concord.

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