VIAGGIO IN PALESTINA: LA LETTERA-TESTIMONIANZA E LA RISPOSTA DI ROSSI

Pubblichiamo la lettera scritta, tra gli altri, dai soci COSPE Alberto Brunetti e Paola Torricini dell’Associazione ‘Insieme per ricordare Sara e Franco’. Una testimonianza che nasce, al termine di un viaggio in Palestina con Luisa Morgantini, dalla volontà di tutti i partecipanti di raccontare la situazione del paese.
La lettera, che riportiamo qua sotto, è stata inviata al Ministro degli Affari Esteri del governo italiano ed ai Sindaci delle città di provenienza dei partecipanti al viaggio. Tra questi anche Enrico Rossi, che ha risposto alla lettera, impegnandosi a portare la questione anche al cospetto del ministro degli esteri Terzi.

Di seguito entrambi i documenti.

Al Ministro degli Affari Esteri
Giulio Terzi di Sant’Agata
e, p.c.
Al Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme
All’Ambasciata Israeliana a Roma
Ai Sindaci dei comuni dei firmatari

26 Aprile 2012

Egregio sig. Ministro,
siamo un gruppo di cittadini italiani appena rientrati da un viaggio in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati. Abbiamo potuto effettuare questo viaggio grazie all’organizzazione della Associazione per la Pace, e siamo stati accompagnati da Luisa Morgantini, già Vice Presidente del Parlamento Europeo. Ci? che abbiamo veduto ci ha turbati profondamente e ci induce a scrivere a lei Sig. Ministro.

– Abbiamo incontrato la sofferenza quotidiana dei Palestinesi che non possono circolare liberamente perchè incontrano posti di blocco, checkpoint, chiusure improvvise, divieti di accesso da una città ad un’altra, da un villaggio ad un altro.
– Abbiamo incontrato la sofferenza quotidiana dei Palestinesi che vivono nei campi profughi dove c’è un’altissima densità abitativa, dove mancano strutture igieniche e sanitarie, spazi verdi per i bambini, dove le scuole sono totalmente inadeguate ai bisogni, dove acqua ed elettricità sono erogate solo per poche ore.
– Abbiamo incontrato la sofferenza quotidiana dei pastori di At Twani e di Mufakara che non possono far pascolare le loro greggi, che non possono coltivare i loro terreni, che non possono mandare a scuola i loro figli perchè i coloni li minacciano , li picchiano, avvelenano pascoli e animali.
– Abbiamo incontrato la sofferenza quotidiana dei Palestinesi umiliati dal furto di terra, acqua, alberi.
– Abbiamo visto la sofferenza di due popoli separati da un muro di cemento che divide, segrega, instillando odio giorno dopo giorno.
Ma abbiamo incontrato persone di Palestina piene di dignità che affermano con forza e decisione il diritto di esistere e di vivere in pace nella propria terra.
E abbiamo incontrato persone di Israele che condividono la sofferenza dei Palestinesi ed esprimono la loro contrarietà per le politiche di apartheid del governo israeliano.
Israeliani e Palestinesi ci hanno chiesto di non restare indifferenti, di essere testimoni nelle nostre comunità e nel nostro Paese.

Signor Ministro chiediamo che il Governo Italiano ponga in atto ogni misura possibile affinchè Israele rispetti le Convenzioni sui Diritti Umani , le Convenzioni di Ginevra, le Risoluzioni Onu, le Sentenze della Corte di Giustizia dell’Aja. Chiediamo che il Governo Italiano si impegni a sostenere l’ingresso della Palestina quale 194? stato dell’Onu.
Confidiamo che lei concordi sulla necessit? urgente di sostenere gli sforzi per far rispettare ed applicare il Diritto Internazionale, unica condizione per garantire la pace e la convivenza di entrambi i popoli.
L’Autorità Palestinese non ha controllo sui confini dei territori sottoposti alla sua amministrazione, ed anche solo per poter visitare i territori è necessaria l’autorizzazione di Israele. Questo stato di cose comporta difficoltà per chiunque si voglia recare in quei luoghi, come si è reso evidente con il respingimento di un gran numero di persone in concomitanza con l’iniziativa “Benvenuti in Palestina”. Anche a noi è stato impossibile raggiungere la Striscia di Gaza, che soffre dell’assedio cui è sottoposta. Confidiamo che lei condivida il sentimento della necessit? di porre fine a questo stato di cose.

Le saremo grati se potremo avere un riscontro da parte Sua e La informiamo che invieremo copia della lettera ai Sindaci delle nostre città.
RingraziandoLa fin d’ora per la Sua attenzione La salutiamo distintamente

Barzan Rosanna Ivrea (To), Bellotto Maurizio Milano, Bianconi Laura Fossombrone (Pu), Brunetti Alberto Firenze, Calcatelli Anita Torino, Cammarata Salvatore Villa Guardia (Co), Cascio Antonia Palermo, Clerici Luca Castronno (Va), Cragnolini Maria Laure Banchette (To), Crippa Valter Milano, Curti Emilia Prata Camportaccio (So), De Giacomo Rita Varese, Debernardi Paola Asigliano Vercellese (Vc), Ferretti Stefano Pianoro (Bo), Gagliardi Miriam Vicenza, Gerbino Maria Palermo, Heritier Enrica Milano, Loi Angela Cagliari, Lombardi Giuseppe Bisuschio (Va), Longatti Giovanni Prata Camportaccio (So), Maineri Rossella Castronno (Va), Matteoni Massimo Rimini, Merlotti Dario Milano, Morgantini Roberto Bologna, Natali Adelia Rimini, Nicrosini Maria Grazia Milano, Parissenti Evelina Milano, Pelosi Laura Bulgarograsso (Co), Pinochi Diletta Massa e Cozzile Pt), Pirola Maria Luisa Alcamo (Tp), Regina Giuseppe Melegnano (Mi), Rossi Francesca Milano, Santarelli Nora Roma, Scat? Candida Sesto San Giovanni (Mi), Sommaruga Giacomo Malnate (Va), Tettamanzi Francesco Malnate (Va), Torricini Paola Firenze, Vannucci Patrizia Pianoro (Bo), Vigato Luciana Bisuschio (Va).

Di seguitola risposta di Enrico Rossi.

Cari Brunetti e Torricini,

vi ringrazio di aver inviato anche a me la lettera che avete indirizzato al ministro degli esteri Terzi, al ritorno dal vostro viaggio in Palestina.

Conosco, per aver visitato anch’io la Palestina, le sofferenze e le umiliazioni del popolo palestinese e al tempo stesso la sua dignità e la sua forza nell’affermare il diritto ad uno Stato.

La Regione Toscana è stata presente il 5 maggio alla celebrazione della fine dell’assedio della basilica della nativitàa Betlemme e abbiamo avuto contatti con alcuni dei dirigenti più autorevoli dell’Autorità Nazionale Palestinese.

Sul piano politico appare decisivo lavorare per la riconciliazione tra i palestinesi. Senza la loro unità, l’attuale governo israeliano potrà continuare una dissennata politica di umiliazione, che prepara scelte ancora peggiori
Nell’assenza della politica il rischio che le armi riprendano a sparare è altissimo. La tragedia di Gaza è lì a ricordarcelo.
La Regione Toscana non ha dimenticato nè dimentica la Palestina. Anzi dovremo rafforzare il nostro intervento politico e di cooperazione in tutto il Medio Oriente. Conosciamo i nostri limiti ma non ci sottraiamo alle nostre responsabilità.

Spero di avere quanto prima l’occasione di parlare di tutto questo con il ministro Terzi.

Cordialmente,

Enrico Rossi