DAL SENEGAL ALLO SWAZILAND: LA SFIDA ALL’ACCESSO UNIVERSALE AI SERVIZI DI PREVENZIONE E CURA PER HIV/AIDS

Nonostante l’HIV/AIDS non sia più descritto come emergenza nei media nè percepito come tale da gran parte dell’opinione pubblica, le persone che nel mondo che ancora vivono con l’HIV sono 34 milioni e, solo l’anno scorso, sono state 1,8 milioni le morti per AIDS facendo dell’AIDS la malattia infettiva a più elevata mortalità al mondo: la pìù alta percentuale si concentra nell’africa sub sahariana e le pi? colpite sono le donne.

L’accesso universale ai farmaci antiretrovirali sembra essere un elemento incoraggiante: secondo i dati presentati dal “programma delle Nazioni Unite per la lotta all’HIV/AIDS” infatti nel 2010, grazie alle cure la mortalità per cause dirette e indirette legate all’aids sono calate del 20%.

A partire dalle esperienze su queste tematiche in Swaziland, uno dei paesi più colpiti al mondo paesi tra dal fenomeno e in Senegal, COSPE organizza in collaborazione con Congeer, per martedì 22 maggio il seminario internazionale: “Dal Senegal allo Swaziland: la sfida dell’accesso universale ai servizi di prevenzione e cura per l’HIV/AIDS? (9.00 – 13.00 – sala del Baraccano – via S. Stefano 119, Bologna).

L’esperienza maturata nei due progetti, finanziati da Emilia Romagna e Unione Europea, rappresenta infatti un’utile base per stimolare una riflessione comune e a diverse voci rispetto all’obiettivo del diritto dell’accesso universale ai servizi di prevenzione, cura e trattamento per l’HIV/AIDS – non solo in Africa ma anche in Italia e a livello globale: uno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che la comunità internazionale si è data per il 2015. La presenza di attori appartenenti a vari ambiti d’azione (Università, Ospedali, Associazionismo, Coooperazione) permetterà di riflettere a su quanto è stato fatto, e quanto ancora resta da fare per garantire questo impegno.

In entrambi i paesi COSPE sostiene il lavoro delle istituzioni pubbliche locali, in particolare di quelle sanitarie, e delle organizzazioni della societ? civile, tra cui le associazioni delle persone HIV positive, e dei loro gruppi di supporto e di mutuo aiuto.

In allegato il programma dell’evento