LA TESTIMONIANZA DELLE COOPERANTI COSPE DALLA TUNISIA

Abbiamo raggiunto telefonicamente le cooperanti COSPE a Tunisi che ci hanno fornito un testimonianza in diretta sui gravissimi fatti che stanno accadendo nel Paese e sui possibili risvolti dell’omicidio di Chokri Belaid.

Stamattina nella capitale Tunisi è stato assassinato Chokri Belaid, Segretario del partito dei Patrioti Democratici Uniti (Patriotes Democrates Unifi?s), aderente al Fronte Popolare. E’ stato freddato con quattro colpi di arma da fuoco davanti il suo domicilio a Menzah VI, proprio davanti la sua automobile di primo mattino, lasciando la moglie e i quattro figli.

Il Nahda, il partito al governo, ha condannato fermamente l’omicidio, con un comunicato firmato dal presidente del partito, mentre l’opposizione ritiene il partito responsabile, ne chiede le dimissioni e otto partiti hanno indetto per domani 7 febbraio uno sciopero generale, in coincidenza con i funerali del leader defunto. Hanno inoltre deciso di sospendere la loro adesione all’Assemblea Costituente.

A Tunisi una grande folla è scesa in piazza chiedendo le dimissioni dell’attuale governo, ritenuto responsabile dell’omicidio e del clima di tensione politica. Dopo qualche ora di manifestazione di fronte il Ministero dell’Interno, la situazione è degenerata in scontri, la polizia ha disperso con gas lacrimogeni i manifestanti e nelle zone attorno al centro è iniziata la guerriglia, tra giovani e giovanissimi cittadini e la polizia, chiudendo l’accesso a molte strade e bloccando il traffico nella piazza della stazione centrale, Place Barcelona.

Nel frattempo in varie città si sono accese fin dal mattino delle manifestazioni spontanee, a Sfax, Monastir, Sidi Bouzid, il Kef, Beja…, dove in alcuni casi le sedi del Nahda sono state attaccate e messe a fuoco dai manifestanti, con situazioni molto critiche dappertutto.

Ieri sera durante la trasmissione televisiva di un canale nazionale, Nesma TV, Chokri Belaid, che più volte aveva condannato il governo e il clima di violenza che aveva portato alla fine di ottobre all’omicidio del leader di Lotfi Nabagh di Nidaa Tounes, partito all’opposizione, aveva affermato che il governo aveva dato ‘le feu vert’ per gli omicidi politici. Nonostante le accuse dell’opposizioni e il sentire dei cittadini manifestanti, non sono chiare le ragioni dell’omicidio e non ci sono ancora novità delle indagini sugli esecutori.

Per la serata del 7 febbraio è stato indetto il coprifuoco, a partire da… ora!”

Marta e Debora