‘LA VIOLENZA NON METTERA’ A TACERE LE VOCI LIBERE TUNISINE’

AFTURD, l’Associazione delle Donne Tunisine per la Ricerca e lo Sviluppo, partner di COSPE in Tunisia, ha diffuso un comunicato sulla situazione nel paese. La Presidente Radhia Belhaj Zekri constata amaramente come l’omicidio di Chokri Belad faccia parte di una serie di azioni premeditate per ridurre al silenzio tutte le voci libere e invita ad unirsi alla giornata di lutto nazionale convocata dai partiti politici democratici e dalla società civile per domani 8 febbraio.

La Presidente Radhia Belhaj Zekri esprime nel comunicato lo sgomento di fronte alla notizia dell’assassinio Chokri Belaid che definisce ‘amico, attivista politico, figura di spicco della resistenza contro la dittatura Ben Ali e un instancabile difensore dei diritti umani‘.

Queste le parole dell’AFTURD
Esprimiamo il nostro grande dolore e sdegno per questo atroce crimine politico che denunciamo con forza e fermezza.

Prendiamo atto con grande amarezza che questo atto è parte di una serie di azioni premeditate per mettere a tacere tutte le voci libere che si stanno contrapponendo all’installazione di una nuova dittatura: La sanguinosa repressione dei movimenti popolari nelle regioni, il tentativo di imbavagliare i mezzi di comunicazione, la violenza fisica e verbale contro gli attivisti e i militanti politici, da un lato, le armi raccolte illegalmente da oltre due anni, l’azione indisturbata e impunita delle ” leghe di protezione della Rivoluzione,” i discorsi al vetriolo per mesi sui canali di comunicazione e i social media, le voci intorno a misteriosi “campi di addestramento” e un partito politico al potere lassista o complice d’altra parte sono molti campanelli inquietanti di pericoli che minacciano la Tunisia in questa sua fase di transizione e un popolo che aspira alla libertà e la dignità.

Facciamo appello a tutte le nostre associazioni partner e a tutte le voci libere nel mondo affinchè siano solidali con le lotte degli uomini e donne tunisine per l’uguaglianza, la democrazia e la giustizia sociale.

Gridiamo a gran voce contro coloro che con questo omicidio volevano portare la paura nei nostri cuori; le nostre strade riempite da un’ondata di tunisini e tunisini a gridare la loro indignazione contro queste pratiche terroriste straniere nel nostro paese sono la prova che il fascismo non passerà e che Chocri non morto per niente.

Ci uniamo all’iniziativa democratica dei partiti politici e della società civile per organizzare una giornata di lutto, un giorno di sciopero generale e un funerale di Stato Venerdì 8 febbraio“.

Per l’AFTURD
La Presidente
Radhia Belhaj Zekri