BLOGGER E ATTIVISTI DELLA PRIMAVERA ARABA IN ITALIA

Vengono dalla sponda sud del Mediterraneo (Tunisia, Marocco ed Egitto) e ci racconteranno cosa rimane di quella che da due anni chiamiamo ‘primavera araba’, in termini di cambiamento, lavoro, valori, migrazioni e soprattutto libertà di espressione: sono due giovani giornalisti e blogger, Omar Radi (del collettivo di blogger Mamfakinch, Marocco) e Kais Zriba (fondatore del blog di citizen journalism Le Capsien in Tunsia) e Gamal Eid, avvocato per i diritti umani (presidente dell’Arab Network for human rights informations con sede al Cairo).

I blogger e gli attivisti, in Italia dal 3 al 9 ottobre, inizieranno il loro tour di incontri venerdì 4 ottobre al Festival di Internazionale di Ferrara ( appuntamento ore 15 in Piazza Municipale) con l’incontro “Mediterraneo, parole in libertà”.
Parteciperanno poi ad altri incontri pubblici oltre che istituzionali. In particolare saranno il 7 ottobre all’RFK Europe a Firenze (via Ghibellina, 10, RFK Europe a Firenze – a partire dalle 16.00), l’8 ottobre al TPO di Bologna (ore 17.30 – 19.30 via Casarini17/ C – Bologna) ad inaugurare la settima edizione del Terra di Tutti Film Festival (7-13 ottobre 2013).

Gli incontri saranno l’occasione per mettere a confronto le esperienze di chi lavora e vive in questi contesti con i media italiani e la rappresentazione che ne viene restituita all’opinione pubblica del nostro Paese. Uno spazio particolare verrà dato alla recente vicenda del giornalista marocchino Ali Anouzla, direttore del sito Lakome, arrestato lo scorso 17 settembre a seguito della pubblicazione di un video non gradita al Governo. Un pretesto e ancora un bavaglio all’informazione libera ed indipendente.

L’organizzazione della loro visita in Italia è stata resa possibile grazie alla rete di associazioni Aibi, Cestas, Cefa, COSPE, Nexus Emilia Romagna e al finanziamento della Regione Emilia Romagna. Tutti partner impegnati su diversi progetti regionali che coinvolgono Tunisia, Marocco ed Egitto: Mare Nostrum: lavoro, Mediterraneo e migrazioni per una nuova crescita sociale , un progetto che sostiene le controparti locali nei processi di consolidamento come attori della società civile, nella formazione e nel sostegno per migranti di lungo periodo rientrati nel Paese di origine al termine del loro percorso migratorio, per il loro inserimento nel mondo del lavoro o nel mondo scolastico e universitario. Di sostegno ai giovani, al lavoro e alla società civile inoltre si occupano anche i progetti Liasion II e Che Mediterraneo sia!: nei Paesi della cosiddetta primavera araba infatti i giovani rappresentano l’80% dell’intera popolazione. Qui proprio loro hanno fatto vedere al mondo tutta la loro voglia di cambiamento e libertà, e anche le loro infinite potenzialità. Ma ancora l’incertezza e l’indeterminatezza della situazione socio politica ed economica di questi tre Paesi rende difficile lo sbocco lavorativo a gran parte di loro.