TRAGEDIA DI LAMPEDUSA: LACRIME DI COCCODRILLO

«Pensando al naufragio sulle coste siciliane e al dolore si aggiunge la rabbia per quello che è successo e per come viene interpretato. ''Si attribuisce la responsabilità delle morti in mare agli scafisti, alle condizioni atmosferiche, al caso: la responsabilità è invece dei Paesi europei, della politica dei respingimenti e della mancata accoglienza''. Dichiara il presidente del Naga Cinzia Colombo. ''O si troverà una soluzione politica per affrontare quella che non è un’emergenza, ma un fenomeno del presente, o le morti in mare continueranno, come le lacrime di coccodrillo''».

Dal sito di CIRDI, il Centro di Informazione su Razzismo e Discriminazioni in Italia di COSPE un articolo sulla Tragedia di Lampedusa con i commenti di NAGA e ASGI, due associazioni in prima linea per la difesa dei diritti dei migranti.

«L’Unione europea riveda la sua politica sul monitoraggio delle frontiere esterne, sul soccorso in mare e sulla gestione delle emergenze umanitarie». Questo chiede l'ASGI – Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione «L’ennesima tragedia accaduta oggi a Lampedusa, al pari delle altre che si ripetono continuamente nel Mediterraneo, non deve essere considerata una tragica fatalità. Essa chiama in causa le evidenti gravi responsabilità della politica dell’Unione Europea e dell’Italia sull’immigrazione e sull’asilo».

Il sito CIRDI di COSPE, raccoglie e sistematizza informazioni, studi, ricerche e dati su razzismo, xenofobia ed intolleranze, proponendosi come punto di riferimento nazionale su queste tematiche.

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