RACCONTARE I DIRITTI. IL RUOLO DEI MEDIA NEI DIRITTI UMANI

Martedì 29 ottobre doppio appuntamento per ‘Human Rights Tuesday Nights’, dedicato questo mese al ruolo dei media nella difesa e promozione dei diritti umani.

Dal 2011 l’ondata di protesta che ha attraversato i Paesi nordafricani si è infatti contraddistinta per il ruolo di primo piano svolto dai social media, utilizzati per raccontare e denunciare al mondo quanto accadeva negli scontri. Anche se non si può ricondurre la causa delle rivolte soltanto a queste nuove tecnologie, é indubbio che esse hanno giocato un ruolo chiave nei diversi contesti, sorprendendo gli stessi regimi autoritari che erano abituati ad avere il controllo totale dei mezzi di comunicazione e informazione.

A discuterne insieme agli esperti del RFK Center Europe, saranno presenti gli ospiti Luciana Borsatti, giornalista ed autrice del libro “Oltre Tahrir”, Editori Internazionali Riuniti; Gilberto Mastromatteo, giornalista freelance e inviato di Peacelink in Egitto durante la Primavera Araba; e Daniela Palermo, responsabile Egitto COSPE.

L’appuntamento è fissato per martedì 29 ottobre alle 18, al Caffè Letterario delle Murate di Firenze.

L’incontro moderato da Raffaele Palumbo, verrà trasmesso in diretta su Controradio (FM 93.6/98.9).

Lo stesso giorno alle 15.30, la scrittrice e giornalista Luciana Borsatti, sarà anche protagonista di una videoconferenza dal Dialogue Café della RFK International House di Firenze, in collegamento con altri giornalisti e blogger da varie parti del mondo. Durante l’incontro, organizzato in collaborazione con COSPE, verrà presentato il libro “Oltre Tahrirµ, una raccolta di testimonianze di persone di diverse appartenenze, provenienze geografiche e condizioni economiche su come sia cambiata la loro vita dopo la rivoluzione e sulle loro aspettative per il futuro. Ma la realtà e gli umori che emergono da quei racconti, precedenti al 30 giugno, e lo sviluppo degli eventi nelle settimane successive, fanno di queste pagine un inedito e profetico spaccato della società egiziana, che si stava preparando – cogliendo ancora una volta di sorpresa l’Occidente – alla sua seconda rivoluzione.