Il tocco artigianale delle mani di Kasserine

Il 17 e il 18 marzo, in occasione della giornata nazionale dell’arte e degli abiti tradizionali, a Kasserine, si è svolta la Fiera dell’artigianato “Une touche artisanale par les mains de Kasserine”.

Due giornate di cultura, arti e mestieri tradizionali, organizzate per la prima volta dal “Reseau ESS Kasserine”, una rete associativa che conta più di 20 associazioni locali che, dopo la rivoluzione, si battono perché Kasserine sia un luogo di cultura, di scambio, di opportunità e di formazione, per i giovani e le donne di una delle regioni più marginalizzate della Tunisia.

Il “Reseau ESS Kasserine“ è nato grazie ad un percorso di sostegno e sviluppo associativo portato avanti nell’ambito di due progetti cofinanziati dalla regione Toscana: “Città Aperta: sostegno all’economia sociale e solidale e alla cittadinanza attiva nella città di Kasserine” e “Verso una cittadinanza attiva” realizzati grazie al partenariato tra COSPE, ICNS (Istituzione Centro Nord Sud), Medina, CAK (Centre d’Affaire de Kasserine), ARPEK (Association Régionale de Protection de l’Environnement de Kasserine) e AMDT (Association Méditerranéenne pour le Développement en Tunisie).

Una conferenza tra sindacati, associazioni e istituzioni locali si è svolta il 17 marzo alla presenza del nuovo Governatore di Kasserine, del presidente dell’UTICA (Union Tunisienne de l’Industrie du Commerce et de l’Artisanat) e dell’ONA (Office National de l’Artisanat).
Al centro del dibattito: la precarietà lavorativa e la mancanza di sicurezza sociale che vivono quotidianamente gli artigiani e le artigiane di Kasserine, il ruolo centrale delle donne nello sviluppo delle attività artigianali, il bisogno di partecipare a formazioni tecniche per migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti, l’importanza di accedere a finanziamenti e crediti per sviluppare le attività artigianali. A tale proposito, se da un lato è emerso come i criteri di accesso al credito siano molto restrittivi e spesso arbitrari, dall’altro si è denunciata la mancanza di mezzi e talvolta di volontà politica da parte di alcune istituzioni locali per la realizzazione di corsi di formazione e attività utili allo sviluppo del settore artigianale locale.

Nonostante gli ostacoli economici, è emersa chiaramente la volontà di tutti gli attori presenti alla fiera di sviluppare un dialogo che miri a trovare mezzi, strumenti, pratiche e metodologie efficaci per promuovere lo sviluppo e la formalizzazione delle attività artigianali locali. In questo processo delicato e importante, trova proprio spazio il “Resau ESS Kasserine”, che si è affermato come un importante propulsore culturale e come un  ponte di dialogo tra attori sociali e istituzioni della regione.

Alessia Manunza e Alessia Tibollo

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