Luciana: sono passati venti anni

 Era il 17 luglio del 1994 quando Luciana Sassatelli, fondatrice e allora presidente di COSPE, perse la vita su una strada nigerina, insieme a tre cooperanti. La sua morte, oltre ad aver lasciato tutti nel dolore e nello strazio, segnò la fine di un’epoca per tutti coloro che avevano lavorato con lei fino a quel momento.

“Da allora tutto sarebbe stato diverso. Ci sentivamo  dei superstiti” dice Giancarlo Malavolti ricordando quel periodo. “La crisi nel mondo della cooperazione internazionale in Italia  era al massimo: burocratizzazione, difficoltà economiche, scandali nella gestione dei fondi…. Con la perdita di Luciana, COSPE rischiò davvero lo sbandamento e la perdita di identità”. 

Ma la reazione fu più forte dello sconforto e proprio in nome di Luciana molti “cospini” si ritrovarono e decisero di provare a continuare la strada intrapresa. “ Ci sentivamo orfani, ma non minorenni” prosegue ancora Giancarlo Malavolti che poi di COSPE prese le redini diventando a sua volta presidente.  “COSPE è andato avanti, è cambiato e evoluto rispetto a quegli anni, ma credo che non si possa dimenticare chi l’ha creato” dice anche Edi Bruni, storica cooperante COSPE e amica di Luciana, nel ricordarla.  COSPE non la dimentica:  dobbiamo tutto a  Luciana, alla sua lungimiranza, alla sua forza, alla sua concretezza e onestà. Oggi la ricordiamo così, con questa bella foto che la vede sorridente e sognante.  Grazie Luciana. Un abbraccio.    

 

 

 

 

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