Si chiude la I edizione di SabirMaydan, appuntamento all’anno prossimo

Si è chiusa domenica 28 settembre la I edizione di SabirFest – Vivere il Mediterraneo, la manifestazione che dal 25 al 28 settembre ha voluto offrire al pubblico spazi e occasioni per vivere la cultura mediterranea in tutti suoi aspetti, per poterla ascoltare, leggere e sperimentare attivamente proprio a partire da una città di mare e di passaggi, Messina.

SabirMaydan inoltre, il forum sulla cittadinanza mediterranea a cura di COSPE realizzato grazie a una campagna di crowdfunding di grande successo sulla piattaforma “Produzioni dal Basso”, si è svolto durante tutta la giornata di domenica 28 settembre e ha visto alternarsi tanti ospiti da tutte le sponde mediterranee, tra cui ricordiamo: Lina Ben Mhenni, Pietro Dall’Oglio, Nathalie Galesne, Kamal Lahbib, Emel Kurma, Esraa Abdel Fattah, Sylvia de Fanti, l’equipaggio del Progetto Mediterranea (un progetto nautico, culturale scientifico di relazione tra i popoli). Il forum è stato dedicato a Padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita rapito in Siria un anno fa (29 luglio 2013) e al blogger e attivista egiziano Alaa Abd El Fattah, amico ed ex collaboratore di COSPE, che è stato rilasciato su cauzione il 12 settembre scorso, dopo aver intrapreso uno sciopero della fame nel carcere dove stava scontando 15 anni di pena. «Territorio di frontiera, come un ponte tra due mondi» ha detto il presidente COSPE Fabio Laurenzi «SabirMaydan è stato una vera e propria agorà in cui preparare il Mediterraneo di domani, per costruire le condizioni e mettere in piedi gli strumenti per l’integrazione tra i popoli della regione, culla delle civiltà d’Oriente e d’Occidente».

Dal palco, poco prima del concerto finale di Pietro Dall’Oglio, Caterina Pastura (membro del Comitato Promotore della manifestazione) non a caso ha voluto chiudere la I edizione di SabirFest, citando una frase di Albert Camus, la stessa che i ragazzi dell’Istituto artistico Basile hanno scritto nell’area SabirLibri:  «La cultura si comprende solo se è al servizio della vita. Come il sole mediterraneo è lo stesso per tutti gli uomini, lo sforzo dell’intelligenza umana deve essere un patrimonio comune, e non una fonte di conflitti e assassini».

In attesa della prossima edizione di SabirFest – Vivere il Mediterraneo, vi invitiamo a seguire il sito www.sabirfest.it, e sui social Facebook e Twitter.

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