“Giornalismo differente”: cambiare linguaggio nei media

Cambiare il linguaggio giornalistico quando si parla di femminicidio e violenza di genere. E’ questo l’obiettivo di “Giornalismo differente”, la nuova campagna promossa da “Narrazioni Differenti” lanciata lo scorso 25 Novembre in occasione della Giornata Mondiale della Lotta alla Violenza sulle donne a cui COSPE aderisce. Un’iniziativa che mira a cambiare parole, toni e linguaggio dei mass media quando si tocca la drammatica tematica della violenza di genere: “E’ tempo di pretendere che il giornalismo italiano si metta al passo coi cambiamenti della società, della realtà, che rappresenti il meglio di questa e superi i retaggi della cultura patriarcale, maschilista e omo-transfobica”.

Sotto accusa i mass media italiani, colpevoli di rappresentare il femminicidio e la violenza di genere in modo sbagliato: si va dalla tendenza a cercare le cause della violenza in ipotetiche cause psicologiche o di sofferenza economica dell’autore del delitto, all’uso di foto in cui la vittima è spesso rappresentata come svestita o in abiti succinti, fino al trovare le cause della violenza nel vestiario indossato dalla vittima.

L’appello si chiude con una richiesta di dare spazio a storie di riscossa dalla violenza: “Il giornalismo tende a narrare e rappresentare le donne solo come vittime di violenza. Affollano le pagine dei quotidiani e le schermate dei pc tutte le donne stuprate, uccise, aggredite, sfigurate. Di donne forti, uscite dalle difficoltà, capaci di reagire o che propongono un immaginario differente da quello descritto finora non c’è quasi traccia”.

Per aderire alla campagna inviare una mail a narrazionidifferenti@gmail.com.

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