Una petizione per il ritorno a “Mare Nostrum”

Una lettera diretta al premier italiano Matteo Renzi perché ripristini “Mare Nostrum”.

E’ il contenuto della petizione lanciata dalla CILD (Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili) di cui COSPE fa parte. 

Un’iniziativa che prende le mosse dalle ultime tragedie avvenute nel Mediterraneo che, come si legge nella petizione, ci restituisce corpi di uomini, donne, ragazzi morti   assiderati o annegati. Una tragedia che non può essere attribuita soltanto al cinismo di chi ha costretto queste persone a imbarcarsi, nonostante il freddo invernale e le condizioni avverse del mare”.

Per questo la petizione del CILD chiede che si torni all’operazione lanciata dopo il naufragio del 3 ottobre 2013:  attraverso un’attività di ricerca e soccorso in mare, Mare Nostrum ha avuto il grande pregio di mettere in salvo 170.000 persone durante tutto il periodo in cui è stata in vigore. L’iniziativa con cui l’Unione Europea è subentrata tramite Frontex – l’operazione Triton – non ha più svolto questa funzione di ricerca e salvataggio ma di solo controllo delle frontiere, portando così al ripetersi di tragedie.

“La CILD – continua la petizione – si unisce a coloro che, organizzazioni della società civile e singoli cittadini, si sono già rivolti al governo per sollecitare un intervento in difesa della vita delle persone costrette ad attraversare il Mediterraneo per sfuggire a guerre e persecuzioni con mezzi di fortuna.Chiediamo al governo italiano, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di  riattivare l’operazione Mare Nostrum e parallelamente premere sull’Unione Europea per la condivisione di questa responsabilità che riguarda le frontiere comuni dell’Unione”.

Per firmare la petizione visita la pagina su Change.

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