Libertà di stampa, ecco la Carta dei media liberi

Un documento per difendere la libertà e la democrazia dei mass media in tutto il mondo.

COSPE aderisce alla Carta Mondiale dei Media liberi, l’importante documento firmato lo scorso marzo a Tunisi da centinaia di associazioni, Ong, comunicatori, blogger e giornalisti,  in occasione del Quarto Forum Mondiale dei Media Liberi, organizzato nell’ambito del Social Forum Mondiale.

Si tratta di un testo partorito dopo una lunga riflessione iniziata nel 2013 ed a cui hanno preso parte centinaia di soggetti diversi che operano nella comunicazione e del giornalismo: comunicatori, attivisti, scuole di giornalismo, sindacati, ma anche associazioni di comunicazione, free media, blogger e perfino hacker. Un mondo, quello dei media liberi, pericolosamente messo a rischio in tutto al mondo da repressioni di stato, leggi liberticide e censure religiose ed estremiste. Proprio per questo è importante ribadire oggi l’importanza del diritto a comunicare di tutti, “essenziale per costruire un mondo più giusto e sostenibile” come spiega il testo.

Eppure le forme evidenti di censura e repressione non sono il solo pericolo: “Pensiamo che la produzione di conoscenza e diffusione di informazioni da parte dei mass media di largo consumo – continua la Carta – sia soggetta a poteri economici e politici. I mass media commerciali riproducono un sistema di valori e di letture della realtà tradizionale, aumentando il gap esistente tra i bisogni di imprese e grandi compagnie e quelli dei gruppi sociali già marginalizzati”; un sistema, quello dei media tradizionali, che “aggrava i problemi politici e culturali del mondo, in quanto omogenizza e monopolizza tutto quello a cui dovremmo dare valore come diversità”, e che “sono organizzati attorno ad interessi particolari e valori commerciali quando invece abbiamo bisogno di comprendere i processi sociali nel loro contesto e di promuovere interessi collettivi e valori sociali”.

Il documento si conclude con una lista di richieste, che vanno dal riconoscimento del diritto fondamentale a comunicare alla difesa di Internet come bene comune, dal rafforzamento del servizio radio-televisivo pubblico alla promozione dell’uso di linguaggi e dialetti nell’arena mass-mediale come forma di tutela delle minoranze, fino alla difesa di giornalisti e comunicatori da repressione e censure.

COSPE aderisce con convinzione al documento, e ribadisce il proprio impegno a fianco di tutti coloro che lottano per la libertà di stampa e di espressione nel mondo e per una comunicazione più democratica e partecipata.

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