Sovranità alimentare, una carta dal territorio fiorentino

Una vera e propria Carta del territorio fiorentino su agricoltura e produzione di cibo.

E’ questo il risultato del Workshop territoriale che si è svolto lo scorso 14 maggio presso la sede COSPE di Firenze: all’incontro hanno partecipato diverse realtà del territorio fiorentino che lavorano od operano nel campo della produzione agricola sostenibile, dei beni comuni e della lotta agli sprechi di cibo. Un documento importante, che verrà portato e discusso a Milano in occasione del Villaggio dei Popoli, previsto a giugno.

Tra i problemi rilevati nel corso del workshop c’è “il fatto che la competizione con le multinazionali mette in seria difficoltà la piccola agricoltura locale. I piccoli produttori vengono messi in difficoltà dalle normative vigenti che favoriscono la grande distribuzione organizzata; le politiche che incentivano il “Km 0” non tutelano fino in fondo i piccoli agricoltori: ci sono problematiche relative a normative igieniche che prevedono costi altissimi e antieconomici per i piccoli agricoltori. Chi fa mercato diretto è messo in seria difficoltà dalle normative vigenti e non trova una reale tutela nelle realtà organizzate”.

Altro aspetto evidenziato nel corso della giornata è il fatto che  “il contadino svolge un ruolo nella gestione e tutela del territorio e questo deve essere riconosciuto. Incentivare il lavoro agricolo va anche nell’ottica di una migliore gestione delle risorse idriche e ambientali. Anche per questo, dovrebbe essere dato il giusto valore economico al lavoro di chi sta dietro alla produzione. Chi lavora in agricoltura attualmente è sottopagato: non è possibile promuovere il “ritorno alla terra” se non si danno garanzie di reddito. Occorre quindi una legge per l’agricoltura contadina che tuteli piccola scala, vendita diretta, agricoltura locale, reddito dei contadini”.  

Il documento continua poi con una serie di proposte avanzate direttamente dal territorio: si va dal “rendere più flessibile la normativa per l’agricoltura contadina”, ad “articolare i passaggi fra consumatori e produttori, creando un sistema che ruoti intorno all’agricoltura locale e che sia in grado di produrre reddito”, dal “gestire in modo integrato gli sprechi alimentari” a “creare nuove forme di rappresentanza del mondo contadino”, fino ad una “maggiore tutela dei suoli” e alla lotta contro la cosiddetta “pornografia del cibo”: “segnalare che dietro l’immagine proposta dalla Regione nel contesto EXPO vi sono molte contraddizioni, legate a politiche di marketing (promozione grande distribuzione, gestione del marchio Made in Tuscany…) e ad un sistema che incentiva le esportazioni più che il consumo locale”.

Tra i firmatari del documento, oltre a COSPE, ci sono anche Mani Tese Firenze, Le Mele di Newton, FairMenti, Villaggio dei Popoli, Cooperativa Agricola di Torri, oltre a diversi esponenti della società civile che a titolo personale hanno partecipato al workshop.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento