Egitto: appello per la scarcerazione del giornalista Ismail Iskandarani

E’ stato arrestato il 29 novembre scorso al suo arrivo all’aeroporto di Hurgada dalla Sicurezza Nazionale egiziana e si trova tuttora in stato di fermo al Cairo: si tratta dell’attivista e giornalista investigativo  Ismail al-Iskandarany. Ismail Iskandarany, ospite COSPE alla recente edizione del Sabir Maydan, nell’ambito del Sabir Fest 2015, è stato ingiustamente accusato di appartenere ai Fratelli Musulmani -organizzazione ormai bandita e dichiarata terroristica da parte del nuovo governo egiziano- , di divulgarne le idee e di disseminare false informazioni sulla situazione del Sinai.

Le accuse gli sono state comunicate soltanto dopo due giorni di detenzione. Questo contravviene alla legge egiziana che prevede di dare informazione immediata dei capi d’accusa e dà a tutti la possibilità di contattare un avvocato al momento dell’incarcerazione. L’incarcerazione di Iskandarany arriva a tre settimane da quella del giornalista Hossam Bahgat. Ad essere messa sotto accusa, ancora una volta, è la libertà di stampa e di espressione:  Ismail infatti  svolgeva il suo lavoro  di giornalista e ricercatore in sociologia politica ed esperto di movimenti radicali, affari militari e terrorismo: i suoi articoli sulla situazione nel Sinai sono seguiti con attenzione dalla comunità degli attivisti e dell’opinione pubblica.

Ismail, tramite il suo avvocato nega e respinge tutte le accuse. COSPE ancora una volta chiede la scarcerazione di un attivista e giornalista e seguirà da vicino l’udienza fissata il prossimo 3 dicembre.

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