Errore non abrogare il reato di clandestinità

La scelta del Governo di non esercitare la Delega conferitagli dal Parlamento nel 2014 per abrogare il reato d’ingresso e soggiorno illegale nel paese, più conosciuta come la legge che istituisce il reato di ‘clandestinità’, è una pessima scelta motivata in maniera ancora peggiore. La decisione del Parlamento derivava dalla conclamata costatazione della sua dannosità. Si tratta di una previsione inefficace nel disincentivare l’ingresso irregolare (si è visto quanti sono stati gli arrivi dalla sua approvazione nel 2009 ad oggi) e che impedisce anche una lotta seria contro i gli scafisti perché mette gli immigrati trasportati sullo stesso piano di chi organizza il trasporto, impedendo i primi di testimoniare contro i secondi perché imputati per lo stesso reato. Questi limiti gravi della legge erano ben noti e previsti al momento della sua introduzione ma il governo di Centro destra decise di approvarla lo stesso, in un goffo tentativo di aggirare una previsione di una Direttiva dell’Unione europea. Preso atto del danno che questa scelta ha fatto, il Parlamento votò la Delega al Governo per l’abrogazione della norma entro fine ottobre 2015.

Oggi, con quella scadenza superata, il Governo Renzi (e la sua maggioranza) sceglie di non esercitare tale delega per opportunismo elettorale, affermando implicitamente che è meglio l’inefficacia della norma e il danno che fa alla lotta agli scafisti che motivare davanti ai cittadini le giuste ragioni a sostegno della sua abrogazione. Noi prendiamo le distanze da questo vero e proprio cinismo politico. Vero è che il centro destra italiana avrebbe accusato il Governo di non fare quello che non è riuscito a fare quando erano loro al Governo ma è altrettanto vero che all’opinione pubblica si deve offrire la realtà dei fatti. Occorre riconoscere che c’è una parte ampia dei cittadini che sono in grado di rendersi conto delle bugie dalle gambe corte delle opposizioni di centro destra.

Per una ricostruzione dettagliata dei termini della questione:  “Le buone ragioni per abrogare il reato di clandestinità: un atto necessario e di onestà”, di Guido Savio, Asgi – 

Foto di Giulio Piscitelli 

 

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