L’Emergenza in Ecuador continua

Ad oltre un mese dal terremoto la situazione nel Paese è ancora grave. Continua la raccolta fondi delle ong per la ricostruzione.

Dopo oltre un mese, l’Ecuador tira le somme della catastrofe: il terremoto lascia 660 vittime, 29.000 persone senza tetto e milioni di danni. Circa 300 le scuole danneggiate creando forte disagio per l’inizio dell’anno scolastico, che ha preso il via la scorsa settimana. Ragazzi e insegnanti devono sistemarsi in strutture di fortuna e in molti casi a rimandare l’inizio delle attività.

Inoltre, anche se quasi non se parla più, le scosse continuano, (recentemente ci sono state altre 9 repliche, la più forte delle quali di 5 gradi Richter) e la gestione dell’emergenza entra nelle fasi più difficili.

Le zone più colpite sono quelle della provincia di Manabi, Santo Domingo, Esmeraldas, Pichincha. Nelle zone rurali la sopravvivenza è meglio garantita dalla maggiore disponibilità di derrate alimentari grazie alla coltivazione diretta dei contadini della zona e “abitudine” alla solidarietà maggiore. Più difficile la situazione nei centri urbani dove i prezzi dei beni di prima necessità, scarsamente reperibili, sono saliti alle stelle.

Dopo l’emergenza infatti le cose più difficili da gestire sono il rischio di speculazione, quando non vero e proprio sciacallaggio da parte di commercianti e “intermediari” che rivendono cibo e acqua a prezzi raddoppiati, la ricostruzione e l’accoglienza dei superstiti e dei senza casa.  Per questi ultimi sono stati approntati campi e alberghi ma molti si sono rifugiati a casa di vicini o parenti meno colpiti dal sisma.

Oltre ai danni visibili ci sono, inoltre, anche i danni (ancora) invisibili che il terremoto ha probabilmente arrecato all’agricoltura e quindi all’economia dell’agricoltura familiare: uno dei settori più danneggiati è probabilmente la coltivazione del cacao, in piena fioritura in questa stagione, che vedrà dimezzare i raccolti previsti.

COSPE insieme ad altre ONG Italiane che lavorano nel Paese, CRIC, Mani Tese, Terra Nuova, ha promosso una raccolta fondi per rispondere all’emergenza, volta alla ricostruzione del tessuto socioeconomico nelle aree rurali delle provincie di Esmeraldas e Manabì, quelle più colpite dal sisma. A un mese di distanza dall’appello siamo giunti a quota 15mila euro. Un bel traguardo per cui ringraziamo i numerosi sostenitori. Ma invitiamo tutti a continuare a contribuire alla campagna di ricostruzione e a non lasciare sola una popolazione, già messa a dura prova dalle condizioni socio economiche e ambientali come quella ecuadoregna.

Bonifico bancario a: c/c bancario n. 7876 Banca Etica sede di Firenze, Via dell’Agnolo, 73/R IBAN IT12 P050 1802 8000 0000 0007 876 (intestato a: COSPE – Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti, Via Slataper, 10 – 50134 Firenze) specificando come causale “Terremoto Ecuador”.
Info su: sostieni.cospe.org/emergenza-ecuador/