Pane e gelsomini: donne e società civile in Tunisia

“Pane e gelsomini”: il Festival dei diritti umani di Milano è lo scenario per una riflessione al femminile sul percorso politico della Tunisia. Paese focus della prima edizione del festival, alla Tunisia sono dedicate proiezioni, eventi e uno dei panel centrali della manifestazione (4 maggio salone d’onore della Triennale).
Ospiti Amira Yahayaoui, attivista tunisina dell’associazione Al Bawasala che ha monitorato il percorso della Costituente che ha portato alla nuova Costituzione tunisina nel 2014, una delle più avanzate e progressiste del mondo e Debora del Pistoia,responsabile COSPE in Tunisia. Diritti formali e diritti reali a confronto nelle parole delle due invitate: da un lato si racconta l’affermazione delle donne nella vita politica del paese, la loro presenza, sempre più qualificata in Parlamento, dall’altro, le donne che tutti i giorni lottano, nelle zone rurali del paese per appropriarsi degli spazi pubblici e politici, per poter esprimersi veramente in un paese ancora profondamente tradizionalista e paternalista.

Due facce dello stesso paese in cui la dicotomia tra le regioni costiere e quelle interne è un fenomeno da cui non si può prescindere per fare un’analisi della Tunisia. Tante le pratiche di cambiamento in atto di cui parla Debora del Pistoia: tra queste l’occupazione di una fabbrica manifatturiera in cui 65 donne hanno deciso di ribellarsi a una consuetudine di sfruttamento e fondare una cooperativa femminile.  Oppure la lotta per l’approvazione di una legge organica sulla violenza contro le donne, che tenga in conto anche la prevenzione. La costituzione, è ancora, purtroppo, soprattutto sulla carta.

Un approfondimento a cura di Debora del Pistoia su il blog la 27ora.