FONDAZIONI4AFRICA: MIGRANTI PROTAGONISTI IN ITALIA E IN SENEGAL

l?esigenza di politiche di sviluppo e di politiche sociale integrate e coerenti ad emergere con forza nella due giorni dedicata all?iniziativa finale della terza annualit? del progetto ?Fondazioni4Africa? che si ? svolta il 28 ottobre a Siena ospite dell?Universit? per gli stranieri e il 29 ottobre a Poggibonsi. L?iniziativa ?Fondazioni4Africa-Senegal?, promossa da quattro Fondazioni italiane di origine bancaria (Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Cariparma) in collaborazione con quattro ONG italiane (ACRA, CISV, COOPI, COSPE), un istituto di ricerca (CESPI) e numerose associazioni di migranti della diaspora senegalese ha lavorato nei tre anni di vita per sostenere l?attivismo e il protagonismo delle associazioni di senegalesi che operano nelle varie regioni italiane e in Senegal.
L?iniziativa ha permesso di lavorare in Toscana in modo particolare con il CASTO ? Coordinamento delle Associazioni di Senegalesi della Toscana ? ASP- Associazione Senegalesi di Poggibonsi – FASET -Federazione delle Associazioni di Senegalesi della Toscana che hanno colto l?occasione del progetto ?Fondazioni4Africa? per rafforzare le proprie strutture e migliorare l?azione di sostegno ai migranti, dell?intercultura e della cooperazione internazionale. E che, nella due giorni, hanno ribadito con forza la voglia e la necessit? di essere protagonisti della vita politica, sociale ed economica sia dell?Italia che del proprio paese di origine attraverso la cooperazione decentrata e il lavoro nei due territori.
?Un modello innovativo quello dell?iniziativa ?Fondazioni4 Africa? ? ha sintetizzato Marzia Sica, project manager ?Fondazioni$Africa/Senegal?- che ha permesso di riunire intorno a uno stesso tavolo e una stessa progettualit? tanti attori diversi che si occupano di sviluppo: fondazioni, enti locali, ong e associazioni immigrate partner a pieno titolo. Necessario andare avanti con una seconda fase che prenda il via dalle lezioni apprese con questo primo intervento pilota?.
Nei numerosi interventi ? la forza dell?associazionismo e della rete territoriale e istituzionale che negli anni i senegalesi italiani sono riusciti ad ottenere attraverso una fitta di rete di scambi con i due territori e la cooperazione decentrata a tenere banco. Senza nascondersi le difficolt? ancora presenti, minori finanziamenti alla cooperazione, lotte per i diritti ancora incompiute (di voto, di cittadinanza per le nuove generazioni e la difficolt? di accesso ai servizi), le associazioni senegalesi sono coese e propositive e hanno ribadito con forza la voglia e la necessit? di essere protagoniste della vita politica e sociale ed economica sia dell?Italia e che del proprio paese di origine atraverso la cooperazione decentrata e il lavoro nei due territori.
?Adesso la nuova sfida ? ha detto Fabio Laurenzi, presidente COSPE e moderatore dell?incontro senese ? ? quello di coinvolgere davvero i governi locali e nazionali per costruire politiche di sviluppo coerenti e integrate che escano dal ?buon ? piccolo progetto che non incide davvero sulle dinamiche economiche e sociali. Da questo primo momento ? ha concluso ? ci aspettiamo grandi sviluppi. Per questo hanno dialogato enti che si occupano tanor di cooperazione che di politiche sociali e di immigrazione?
Aperto al confronto con tutte le associazioni di senegalesi presenti in Toscana, l?evento ha avuto lo scopo di avviare un percorso per creare un sistema di dialogo e supporto costante tra le associazioni e gli attori istituzionali toscani che tutti auspicano andr? verso questa direzione.