IL GOVERNO PRIVATIZZA L?ACQUA E I BENI COMUNI – COSPE ADERISCE ALLA CAMPAGNA ?SALVA L?ACQUA? -CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL?ACQUA

Il Parlamento, il 19 novembre scorso, ha convertito in legge il decreto (135/09) che privatizza i Servizi Pubblici Locali. Tra questi il servizio idrico. Di fatto il Governo regala l?acqua ai privati sottraendo ai cittadini l?acqua potabile, il bene pi? prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati. Si tratta della definitiva mercificazione di un bene essenziale, della definitiva consegna al mercato di un diritto umano universale.
Dopo alcuni passi avanti fatti negli scorsi anni nella direzione di una maggiore consapevolezza, nella classe politica e nell?opinione pubblica italiana, dell?importanza di riconoscere -e trattare- l?acqua come bene comune (si veda la proposta di legge nazionale sulla ri-pubblicizzazione dell?acqua, la moratoria sulle privatizzazioni approvata nella Finanziaria 2008 del Governo italiano o le ormai numerose prese di posizione di molti consigli comunali che hanno inserito nei propri statuti l?acqua come bene comune e diritto fondamentale) si assiste oggi a un incredibile colpo di spugna che cancella tutti i, piccoli ma signifcativi, successi ottenuti finora.

Se l?acqua ? ritenuto un bene essenziale e addirittura come diritto umano -questo ? quello che chiedono molte campagne della societ? civile del sud e del nord del mondo anche alle Nazioni Unite -allora ci si deve preoccupare di mettere in moto tutte le politiche e le azioni necessarie perch? venga assicurato al pi? alto numero di persone e al minor costo possibili.

Il tradizionale compito di una ong come COSPE nell?ambito della cooperazione internazionale nel cosiddetto ?sud? del mondo ? quello di lavorare per il rafforzamento di capacit? locali, individuali e istituzionali, la sostenibilit? ambientale e sociale, la parit? di genere. Riguardo il tema dell’acqua in particolare, questo significa operare per il superamento della barriera tecnologica, per la valorizzazione dei saperi locali e tradizionali, il risparmio e la salvaguardia delle fonti, il rafforzamento delle capacit? pubbliche di gestione del servizio idrico; ma anche, proprio per la natura del tema e la rilevanza che l’acqua ha nelle politiche economiche e commerciali internazionali, promuovere partenariati pubblico-pubblico tra soggetti del ?nord? e ?sud? del mondo e sostenere la richiesta di un governo mondiale dell’acqua affidato alle Nazioni Unite e sottratto alle grandi e potenti multinazionali occidentali.

COSPE che da sempre conduce battaglie insieme ad associazioni nazionali e internazionali perch? l?acqua sia riconosciuta come diritto e non pi? come bisogno, ritiene che quello del Governo italiano sia un provvedimento davvero inaccettabile. Per questo aderisce alla campagna del forum italiano dei movimenti per l?acqua, ?Salva l?acqua? (www.acquabenecomune.org) e sostiene tutte quelle iniziative dei consiglieri e gruppi consiliari che portano all?attenzione dei singoli consigli comunali e di quartiere la questione dell?acqua come diritto umano, proponendo una adesione dal basso, dal locale, a questo principio.