IRREGOLARITA? UGUALE REATO: E? LEGGE IL DECRETO SULLA SICUREZZA

La parte del Decreto sicurezza che riguarda il governo dell?immigrazione costituisce un ?provvedimento manifesto? al quale questa maggioranza non ? nuova. Il carattere ?manifesto? del provvedimento sta nel suo mirare pi? agli umori reali o presunti del proprio bacino elettorale che ad un efficace governo degli ingressi e soggiorno delle persone immigrate. La legge Bossi ? Fini, tutt?ora vigente e che risulta inefficace nel bloccare gli ingressi non autorizzati, ? stata anch?essa pi? attenta a mostrare la ?faccia feroce? della legge che a proporre misure realisticamente proporzionate ed efficaci rispetto alle questioni da affrontare. Un esempio per tutti: portare da 5 anni, previsti dalla Turco ? Napolitano, a 6 anni di soggiorno regolare il tempo necessario per maturare il diritto di richiedere la carta di soggiorno, era chiaramente una misura vessatoria nei confronti degli immigrati che nessun vantaggio portava al sistema paese. Una direttiva dell?Ue ha costretto a ripristinare, la condizione pre-esistente alla Bossi ? Fini.

Purtroppo i provvedimenti d?oggi superano nella gravit?, di gran lunga l?esempio appena citato. Anzich? prendere atto del fallimento della Bossi ? Fini rispetto a quanto avevano propagandato, la maggioranza di Governo ha scelto di ricorrere di nuovo alla ?faccia feroce? della legge, incurante di altri diritti delle persone immigrate e della Costituzione e di alcune Convenzioni internazionali sottoscritte dall?Italia. Intanto diciamo subito che il decreto si presenta come insieme di misure contro l?immigrazione in quanto tale e non, come sostiene il Governo, contro l?immigrazione non autorizzata. Fermo restando la gravit? sotto diversi profili dell?introduzione del reato di immigrazione irregolare, il decreto sicurezza contiene misure che mirano in modo esplicito a rendere la vita delle persone immigrate in Italia difficile, precaria e incerta sul piano dei diritti.

Istituire una tassa che va dagli ?80 alle ?200,00 per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno e ?200,00 per l?acquisto della cittadinanza, prevedendo che la met? vada a costituire un fondo per il rimpatrio di immigrati irregolari costituisce una vessazione nei confronti delle persone immigrate regolarmente soggiornanti nel paese. Allo stesso modo, misure come quelle che irrigidiscono il requisito dell?alloggio per il ricongiungimento familiare; quella che aumenta il requisito di tempo occorrente per la presentazione della domanda per l?acquisizione della cittadinanza italiana del coniuge straniero di cittadino italiano anche in presenza di figli nati o adottati dalla coppia; le pesanti misure che impongono alle attivit? di trasferimento di soldi nei paesi d?origine svolte da molti immigrati come agenti, di richiedere il permesso di soggiorno a chiunque voglia inviare denaro, fotocopiarlo e conservarne copia per dieci anni o, in mancanza del permesso di soggirono, di denunciare il soggetto entro 12 ore all?autorit? di pubblica sicurezza; la previsione dell?esibizione del permesso di soggiorno per gli atti di stato civile – matrimonio, registrazione della nascita, riconoscimento del figlio naturale, registrazione della morte -; il test di lingua italiana per chi chiede la carta di soggiorno; l?accordo d?integrazione che, in modo pessimo e senza alcun vantaggio per il paese, scimmiotta la ?patente a punti? inventandosi il soggiorno a punti, esauriti i quali l?immigrato deve lasciare il paese; la cancellazione d?ufficio dai registri anagrafici dello straniero dopo che siano trascorsi sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno e altre ancora, sono tutte misure che con la sicurezza della popolazione nulla hanno a che vedere mentre puntano a rendere la vita difficile e precaria per gli immigrati.

Sul reato di ?immigrazione irregolare? ? ingresso o soggiorno non autorizzati -, ? facile rendersi conto che si tratta pi? di una misura di gran utilit? (e forse efficacia) politico-propagandistica che strumento di contrasto all?immigrazione irregolare. Anche dopo la regolarizzazione delle persone che fanno il lavoro di cura, la quota degli irregolari lasciata fuori rimarr? altissima a causa della irragionevole limitazione della regolarizzazione solo alle due categorie lavorative: lavoro di cura e quello domestico. Che cosa si far? delle decine o centinaia di migliaia di persone che, dal 1 ottobre 2009 diventeranno ?criminali? per la legge? Con quali mezzi si potranno espellere questo ordine di numero di persone? In quali carceri detenerli e con quali prospettive?

Nel complesso, il provvedimento appare come un altro scambio inaccettabile tra i partiti al Governo che utilizza i migranti e i Rom / Sinti come capri espiatori, cercando di allargare il proprio consenso nel mercato politico ed elettorale. Purtroppo, la posta in gioco ? gravissima. Si rischia di legittimare ed istituzionalizzare la criminalizzazione dell?immigrazione ponendo le basi per una esclusione e marginalizzazione degli immigrati nella societ? per un lungo periodo a venire.

Ribadiamo ancora una volta che la sicurezza della popolazione passa per una cittadinanza pi? inclusiva e una maggior coesione sociale nei quartieri come nelle citt?; una politica d?integrazione che salvaguardi la dignit? di ciascuno/a, occupandosi anche della sicurezza di tutta la popolazione residente.