BAMAKO – DAKAR, IL SILENZIOSO TOUR DELLA SOLIDARIETà APPRODA A FOUNDIOUGNE, SEDE DEL PROGETTO COSPE.

La prima edizione della “Bamako –  Dakar, il silenzioso tour della solidarietà oramai giunto a metà del suo percorso nel territorio di Foundiougne, dove è attivo un progetto di COSPE (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti). L’iniziativa di sport sociale e solidarietà internazionale organizzata dalla Uisp-Unione Italiana Sport in collaborazione con il Comitato “Bici d’Italia in Africa” di Siena e il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, è partita il 15 febbraio da Bamako, la capitale del Mali, e dovrebbe giungere nella senegalese Dakar entro il 21.

Concluse le prime 3 tappe del complessivo percorso di circa 700 km, i 22 ciclisti UISP della carovana assieme ai 10 ciclisti maliani e senegalesi partecipanti al tour, giungono oggi a Foundiougne. Una sosta di due giorni nel villaggio di pescatori a sud di Dakar. A Foundiougne gli operatori COSPE e Uisp inizieranno a collaborare con attività di formazione che avranno poi continuità nei prossimi mesi quando verrà avviata la costruzione di un campo da gioco (playground) nella scuola di Foundiougne.

Siamo arrivati portando alcune donazioni ma siamo rimasti assolutamente conquistati dall’accoglienza che è stata strepitosa – afferma il giornalista della Gazzetta dello Sport che segue il tour Marco Pastonesi -nella prima scuola siamo stati accolti dai bambini, ci sono proprio venuti a prendere dove è arrivato il pullman e ci hanno accompagnato nella scuola”.

“Nella prima scuola ci hanno accolto con uno spettacolo di balli e marce” prosegue Pastonesi – e un mini spettacolo teatrale con successivo scambi di regali. Nella seconda scuola siamo stati accolti da un lunghissimo “corridoio” formato da bambini e maestri!”

Il tour sta andando benissimo – conclude il giornalista – e durante questa esperienza mi sono accorto di quanto lo sport sia un linguaggio comune. E’ bastato un pallone per improvvisare un gioco, come se lo sport fosse il nostro esperanto, che ha successo laddove il linguaggio umano ha fallito”.

“Un tragitto di sport e solidarietà – ha dichiarato Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp anche lui in Senegal – lontano dal fragore e dall’invadenza dello sport spettacolo, per diffondere valori solidali e sostenere progetti di cooperazione internazionale in Africa, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante e delle comunità locali. Un modo per mischiarci tra gli abitanti del posto usando un loro mezzo, la bicicletta. Per essere credibile e riconoscibile lo sportpertutti si fa messaggero di cooperazione concreta e solidarietà, in silenzio. Senza il rumore dei motori, nè quello dello star system”.

L’iniziativa gode dell’Adesione del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Ministero degli esteri e, tra gli altri, della Fci-Federazione Ciclistica Italiana.