COSPE PARTECIPA A: NOI NON DENUNCIAMO! – Territori ed esperienze contro il pacchetto sicurezza

COSPE partecipa all’incontro-dibattito che si terrà martedì 9 febbraio 2010, alle ore 21.00 al TPO, in Via Casarini 17/5 a Bologna.

La serata, dal titolo “Noi non denunciamo! Territori ed esperienze contro il pacchetto sicurezza, verso il primo marzo” sarà un’occasione per discutere insieme delle esperienze e per rispondere alla domanda: “Cosa significa essere antirazzisti ai tempi della stigmatizzazione dei migranti?”
Al dibattito sarà presente, fra gli altri, Alessia Giannoni di COSPE.

A seguire sarà proiettato il filmato “In Between“, un documentario di A. Diaco, E Teodorani, H. Morango, P. Mota Santos
Nove sguardi sulla scena europea

Noi non denunciamo!” è un incontro per dare uno sguardo al territorio, alle esperienze quotidiane di decine di realtà autorganizzate che, con una scelta precisa, pongono la propria azione concreta come ostacolo alla cultura del pregiudizio e dell’esclusione nei confronti di chi parla una lingua diversa dall’italiano.

Da un lato il rifiuto della cultura della discriminazione quindi, dall’altra la sfida della convivenza, della città meticcia, della società cosiddetta ‘interculturale’, perchè la prospettiva è lunga, il discorso sull’immigrazione riguarda il presente ma va visto pensando al futuro.
Una sfida complessa, non scontata. Partiamo dai giovani, dai figli dei migranti, quelli che media e sociologi chiamano Seconda Generazione di migranti, nonostante loro non siano immigrati. Ragazzi in-between, di mezzo, a cavallo tra le identità, le cittadinanze, le culture, che devono continuamente affermare la loro presenza perchè, come i genitori, la legge continua a considerarli di passaggio.

Ai tempi del tetto del 30% nelle scuole, della riforma peggiorativa della legge sulla cittadinanza per i diciottenni stranieri nati in Italia e del reato di clandestinità, è necessario rendersi conto di quanto sia fragile la convivenza se schiacciata tra la retorica dell’integrazione e quella della sicurezza e legalità. Quando i minori nati da almeno un genitore immigrato sono oltre 800 mila, non esistono scorciatoie possibili. Quello che è certo, però, è che nessuna società meticcia ricca e colorata è possibile se non si parte dall’estensione di tutti i diritti ai migranti ed ai loro figli.

Con questo spirito ci si prepara per l’importante giornata europea del primo marzo, in cui dare vita ad uno sciopero creativo e generalizzato degli stranieri e di tutti coloro che si sentono estranei al razzismo.

Ne discutiamo con:
Massimo Cannarella – Università di Genova, progetto TRESEGY
Un rappresentante della Rete delle scuole di italiano per migranti di Bologna
Filippo Nuzzi – Centro sociale TPO Bologna
Neva Cocchi – Associazione Ya Basta! Bologna
Claudia Iormetti – Coop. La Rupe
Francesca Piconi – Coop. Csapsa
Alessia Giannoni – COSPE
Sun Wen Long – Associna/ rete TogethER
Akio Takemoto – Crossing tv/rete MIER

Coordina Irene Elena – Radio Kairos

a seguire proiezione del filmato
In Between
Durata 58 min.
Genova, Berlino, Barcellona, Madrid, Lisbona, Metz, Porto, Utrecht, Roma. Nove sguardi sulla vita, i progetti e le scelte delle cosidette seconde generazioni di migranti in Europa. Frontiere tangibili come un confine, precise e disegnate sui tratti somatici, oppure più labili e sfuggenti, ma non meno pericolose.

TPO
Via Casarini 17/5 Bologna
bus 18, 35 navetta A e B
www.tpo.bo.it