Economia sociale a Lecce

Gruppi di acquisto, mercati contadini, finanza etica, imprese gestite dal basso: sono tutti esempi di economia sociale e solidale, modelli di produzione, distribuzione, consumo e risparmio fondati sull’equità, sulla sostenibilità, sulla partecipazione e sul legame con il territorio. Le migliori esperienze realizzate in Europa e nel mondo, sono raccolte e raccontate dal progetto europeo “Susy – SUstainable and Solidarity economY”.

Dalle esperienze di sistemi di economia solidale in Salento alle imprese autogestite del Brasile, un appuntamento sulle migliori esperienze di economia sociale e solidale. Venerdì 16 ottobre dalle ore 17.00 alle 19.30 a Lecce, presso la Sala Conferenze del Rettorato (P.tta Tancredi 7) ci sarà l’incontro “Europa – America Latina. Teorie e prassi dell’economia solidale, tra crisi dei modelli ed esperienze dal basso”, promosso da COSPE per presentare il progetto europeo “Susy”, in collaborazione con il Centro Didattico Euroamericano sulle Politiche Costituzionali  dell’Università del Salento e il Laboratorio Beth di Lecce.

L’incontro di Lecce sarà l’occasione per raccontare alcune buone pratiche locali e internazionali insieme alla direttrice dell’unione di cooperative e imprese solidali Unisol Brasil Magda de Sousa Almeida, al prof. Michele Carducci, Docente di Comparazione Costituzionale e Geopolitica dell’Università del Salento, alla dott.ssa Samanta Musarò, dell’ONG COSPE ONLUS e alla dott.ssa Virginia Meo, presidente del Laboratorio Beth, partner associato del progetto, e componente del gruppo di coordinamento del Tavolo RES (Rete dell’Economia Solidale) italiano.

L’economia sociale e solidale è un fenomeno in crescita, che solo in Europa coinvolge direttamente circa il 6% dei lavoratori. È particolarmente diffusa in America Latina, tanto che in Brasile nel 2003 è stato creato un Segretariato nazionale dell’economia solidale, mentre in Ecuador e in Messico si sono dotati di una legge nazionale sull’economia sociale e solidale rispettivamente nel 2011 e 2012. Ma lo stesso hanno fatto più recentemente Spagna, Portogallo, Belgio e Francia. Anche il Lussemburgo ha un ministero ad hoc, mentre in Italia, ad oggi, si contano ben 10 leggi regionali.

 

Magda de Sousa Almeida – Unisol Brasil

Magda de Sousa Almeida è direttrice esecutiva di Unisol Brasil, un’associazione senza fini di lucro fondata nel marzo 2000, che rappresenta le imprese autogestite brasiliane e si occupa della difesa degli interessi della classe lavoratrice, del miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e, più in generale, di promuovere una trasformazione della società improntata sui valori della democrazia e della giustizia sociale.

Le imprese rappresentate da Unisol sono attive nei settori della metallurgia, dell’alimentazione, dell’edilizia, dell’abbigliamento e tessili, delle cooperative sociali, del riciclaggio, dell’artigianato, dell’agricoltura e dell’apicoltura. Tutte si sono impegnate ad adottare i principi dell’autogestione democratica e a garantire l’efficienza e la redditività, la piena partecipazione di tutti gli affiliati, la pluralità di idee e la trasparenza finanziaria e amministrativa.

 

Il progetto “Susy – SUstainable and Solidarity economY”

Promosso dall’organizzazione non governativa Cospe onlus, in collaborazione con un vastissimo partenariato europeo e internazionale, il progetto Susy ha una durata triennale e l’obiettivo di analizzare, promuovere e rafforzare le esperienze e le buone prassi di economia sociale e solidale, promuovendo un nuovo paradigma di sviluppo in grado di contrastare la povertà e diffondere uno stile di vita equo e sostenibile.

Ricerca, formazione, informazione e advocacy sono le 4 direttrici in cui si svilupperà il progetto Susy. L’attività di ricerca prevede la mappatura delle migliori esperienze di economia sociale e solidale in 46 territori dell’Unione europea (per l’Italia sono Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Puglia) e in 9 Paesi di tutto il mondo (Brasile, Bolivia, India, Malesia, Mauritius, Mozambico, Palestina, Tunisia e Uruguay). Le buone prassi saranno poi analizzate e confrontate in numerosi workshop in tutta Europa. L’attività di formazione prevede invece un corso residenziale indirizzato ai partner del progetto e corsi di formazione in ogni territorio rivolti agli stakeholder individuati attraverso la mappatura.

Numerose le attività di comunicazione e informazione, dall’apertura di un sito con una mappa sulle esperienze più significative di economia sociale e solidale, alla realizzazione di video-reportage, speaker tour, concorsi e festival.

Il progetto “Susy – Sustainable and solidarity economy” è realizzato da: Cospe e Fairwatch (Italia), Südwind Agentur (Austria), Inkota (Germania), Deša Dubrovnik (Croazia), Kopin (Malta), Cerai (Spagna), Polish Fair Trade Coalition (Polonia), Ekumenicka Akademie Praha Europe (Repubblica Ceca), Fair Trade Hellas (Grecia), ngo Mondo (Estonia), Balkan Institute for Labour and Social Policy (Bulgaria), Cardet (Cipro), Pro Ethical Trade Finland (Finlandia), Resources Humaines sans Frontières (Francia), The Co-operative College e Think Global (Regno Unito), Cromo Foundation e Foundation for Development of Democratic Rights DemNet (Ungheria), Instituto Marquês de Valle Flôr (Portogallo), Terra Mileniul III Foundation (Romania), Slovak Centre for Communication and Development (Repubblica Slovacca), Peace Institute – Institute for Contemporary Social and Political Studies (Slovenia), Action pour le Développement Asbl – Sos Faim (Belgio), Green Liberty (Lettonia), Waterford One World Centre (Irlanda).

 

Per informazioni:

www.solidarityeconomy.eu

info@solidarityeconomy.eu

Facebook: SUSY –  Sustainable and Solidarity Economy

Twitter: @SUSY_Project

In allegato il volantino con il programma completo.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento