IN MOSTRA GLI SCATTI DEL TERRA DI TUTTI PHOTO CONTEST

La mostra fotografica “Terra di Tutti Photo Contest” sarà inaugurata sabato 17 settembre alle ore 18.00 nei locali della Casa della Fotografia di Bologna, in via San Donato 65 e saranno esposti tre reportage che mettono a nudo delle “pillole di società” in Italia, Africa e America latina.

Tra gli autori anche il fotografo attivo a Bologna Luca Sgamellotti, uno dei finalisti del Terra di Tutti Photo Contest, il concorso fotografico del Terra di Tutti Film Festival organizzato in collaborazione con Fotoviva e Shoot4change. Il reportage di Sgamellotti “Osmannoro, Italia”, sul degrado in cui vivono i lavoratori cinesi delle fabbriche in provincia di Firenze, sarà esposto, insieme ai lavori degli altri finalisti Eloisa D?Orsi e Claudio Sica.

Nel suo reportage, Sgamellotti denuncia il degrado dei “nuovi schiavi” che vivono, lavorano, allevano i propri figli in pochi metri quadri all’interno delle fabbriche gestite dalla comunità cinese. Scatti rubati con una macchina fotografica nascosta per immortalare lo sguardo dei bambini, gli ambienti traboccanti di merce e macchinari, i momenti di vita faticosamente sottratti al ciclo continuo della produzione.

Per realizzare “L’acqua di tutti”, il fotografo Claudio Sica si ? invece recato nel Sud dell?Etiopia, dove vivono i pastori seminomadi Borana. Nelle distese aride e battute dalla siccità, secolari pozzi d’acqua scavati a mano nella roccia, conosciuti come pozzi cantanti, costituiscono un mezzo fondamentale di sopravvivenza e un simbolo d’eguaglianza per questo antico popolo. I pozzi sono infatti mantenuti in attività grazie alla collaborazione di tutta la comunità e non esistono discriminazioni nell’accesso alle loro acque.

Ana, Jair e i loro quattro figli passano il giorno a mendicare per le strade di Bogotà e la notte in un albergo abitato da prostitute e sniffatori di colla. Sono “desplazados”, profughi interni giunti nella capitale colombiana dopo essere stati costretti da guerriglieri o mercenari assoldati dai latifondisti, ad abbandonare la loro casa e la loro terra. Eloisa D?Orsi, fotografa con in portfolio reportage per “Specchio” e “Il Venerdi di Repubblica”, ha documentato la povertà di chi ha perso tutto e vive “Storie di ordinario desplazamiento”.

Sabato 8 ottobre alle ore 20.30 al cinema Lumière la premiazione del miglior reportage e del migliore scatto fotografico del concorso. La mostra alla Casa della Fotografia, a ingesso gratuito, è aperta fino a sabato 15 ottobre dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 (chiusura domenica e lunedì).
La rassegna di cinema e documentario sociale dal sud del mondo è invece attesa dal 6 al 9 ottobre al cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65).