Marcia delle donne e degli uomini scalzi a Firenze

La Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi - Firenze

Anche a Firenze la Marcia delle donne e degli uomini scalzi

L’idea della Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi nasce a Venezia, dove venerdì 11 settembre centinaia di persone cammineranno scalze fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. L’iniziativa si è subito diffusa in tutta Italia e in Europa. COSPE aderisce all’edizione di Firenze che partirà in Piazza Santa Maria Novella alle 18.

Il percorso: Piazza Santa Maria Novella, – Via Avelli – Piazza dell’Unità – Via Panzani – Via Cerretani – Piazza San Giovanni (Duomo).
Di seguito il manifesto della Marcia.

È arrivato il momento di decidere da che parte stare.
È vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere.
È diffi cile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi fi gli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà. È l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano.
Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli signifi ca lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, signifi ca ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, signifi ca lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, signifi ca non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.

La Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi chiede con forza i primi necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

Aderiscono: Comitato 1° Marzo, Comunità delle Piagge, Coordinamento Basta Morti nel Mediterraneo, Emergency Firenze, Fuori Binario, Rete Antirazzista Fiorentina, CGIL Toscana, COSPE, ARCI Comitato territoriale Firenze, Progetto Arcobaleno, Amnesty International, Associazione in Fabula, Comitato P. Calamandrei, Associazione di Volontariato “nuova vita” Onlus, Altroteatro, Adagietto Diversamente teatro, Straniamenti, Azzerocappaemme, Associazione Artemisia, Oxfam Italia, Medici Senza Frontiere, Bizantina Worldmusic, Anelli Mancanti, Teatro Del Borgo, Forum permanente delle donne di Certaldo, Giovani Musulmani d’Italia

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