A NAPOLI PER COSTRUIRE IL FUTURO DELLE NOSTRE CITTA’

Il 2 settembre COSPE ha partecipato a Napoli alla Gender Equality Action Assembly (GEAA), che ha preceduto il World Urban Forum 6 (WUF 6), tenutosi nella citt? partenopea fra il 3 e il 6 dello stesso mese.

Il tema scelto per l’Urban Forum 2012 è stato the urban future, a cui si sono collegati dibattiti, eventi, seminari, sulle 7 priorità di UN Habitat: legislazione e governance; pianificazione; economia; servizi di base; housing; sicurezza; sviluppo.

L’interesse per le questioni di genere da parte di UN Habitat nasce nel 1996, anche se poi il primo piano d’azione operativo, il Gender Equality Action Plan1 (GEAP), è stato stilato nel 2008 e sarà valido fino al 2013.

Durante la GEAA, sovvenzionata dal governo norvegese e dalla Huairou Commission, sono state presentate alcune esperienze e buone prassi per favorire l’empowerment delle donne e la loro inclusione nei processi di partecipazione e sviluppo delle città.

Tra i progetti presentati, quello della Casa Internazionale della donna di Roma, che punta alla creazione di una costiuente sulla città, ripartendo dalle assemblee di condominio e di quartiere, e che ha realizzato un documentario sulla crisi intervistando 600 donne nei mercati di Roma; l’esperienza dell’associazione cosentina Mediterranean Women Network, che ha lavorato per il recupero di un’area degradata occupata abusivamente da famiglie rom; e le molte esperienze di microcredito in Africa, criticato perchè chiude le donne in una dimensione ‘micro’.
Insieme a questi, sono state presentate due campagne:
I am a City Changer, rivolta ai giovani e alle associazioni, per l’identificazione di problemi relativi al proprio contesto di riferimento, con possibili soluzioni e azioni positive di cittadinanza attiva;
Because I am a Girl, sulla condizione delle adolescenti nelle grandi città e le conseguenze del processo di urbanizzazione di fasce sempre più ampie di popolazione, soprattutto giovanile.

Infine, durante l’assemblea, si è discusso del GEAP, basato sull’importanza delle donne nello sviluppo urbano sostenibile, anche in riferimento al loro lavoro riproduttivo (come sottolineato dal Report on Gender and Urban Prosperity della London School of Economics).
Nelle città il sesso femminile rappresenta il 60% della popolazione più povera, ed è evidente che la pianificazione urbana del futuro non potrà prescindere da questo dato, anzi, dovrà trovare soluzione ai problemi principali che le donne sperimentano nelle aree urbane, cercando di accrescerne anche l’empowerment economico.

Per questo il GEAP ha definito degli indicatori per misurare i risultati attesi nelle 6 aree previste dai programmi di UN Habitat, che sono: advocacy e monitoraggio dell’uguaglianza di genere; pianificazione urbana, governance e management; accesso alle risorse abitative; accesso ai servizi nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilit?; accesso a risorse finanziarie sostenibili per infrastrutture; rafforzamento delle tematiche di genere a livello istituzionale.

Il prossimo appuntamento con i diritti delle donne sarà l’11 ottobre 2012, per la prima giornata mondiale della bambina (United Nations international Day for Girl Child) nella quale si parlerà di matrimoni precoci, pratica in vigore in molti dei contesti in cui anche COSPE opera.