Afghanistan: continuano le violenze ai danni della popolazione civile

Un’altra tragedia si è aggiunta alla lunga fila delle violenze che la società afghana si trova ad affrontare quotidianamente: la mattina del 28 dicembre un’autobomba è esplosa nelle vicinanze dell’aeroporto di Kabul, uccidendo una persona e ferendone altre tredici. L’attentato è stato prontamente rivendicato dai talebani che, nonostante quattordici anni di guerra, continuano ad essere presenti nel paese. Nel medesimo giorno anche a Kandahar ci sono state delle vittime: due uomini hanno sparato a due volontarie che stavano svolgendo delle vaccinazioni casa per casa. Nell’agguato una di loro è rimasta uccisa, mentre l’altra è stata ferita gravemente.

Questi attentati ci ricordano come in Afghanistan il conflitto è ben lungi dall’essere terminato, e nonostante le “promesse” di una guerra portata avanti nel nome della libertà di parola, dei diritti umani, in particolar modo delle donne, la popolazione civile non ha riscontrato alcun miglioramento della propria situazione.

In particolare l’Afghanistan risulta uno dei paesi più pericolosi per le donne, che si ritrovano a dover fronteggiare non solo le difficoltà di un paese poverissimo e in perenne conflitto, ma anche le problematiche legate alla loro esclusione sociale e alla continua violazione dei loro diritti. Le donne sono infatti estromesse dall’accesso all’istruzione (il 90% delle donne afghane è analfabeta), dal controllo delle risorse economiche e dalla rappresentanza politica. Inoltre la corruzione dilagante, la mancanza di un sistema legale riconosciuto e l’esistenza di leggi informali e tradizionali (che vengono applicate anche quando contraddicono la Costituzione e le convenzioni internazionali) influenzano pesantemente la vita e la libertà delle donne rendendole in tal modo vulnerabili di fronte alla violenza.

Per questo COSPE è da anni in prima linea nel sostenere le donne afghane, al fine di promuovere la loro emancipazione e i loro diritti. In particolare COSPE con i suoi progetti “Vite preziose” e “Afghanistan Human Rights Action and Mobilisation” si propone di rafforzare l’indipendenza e l’empowerment femminile, promuovendo la cultura della legalità, il rispetto dei diritti umani e fornendo assistenza giuridica e psicologica.

Se anche tu come COSPE vuoi un futuro diverso per le donne afghane, partecipa con un piccolo contributo!

 

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