Campagna per la liberazione di Marwan Barghouti e dei prigionieri politici palestinesi

Il 21 marzo 2014 alle 16.30, presso la sede ARCI di Firenze in piazza dei Ciompi 11, sarà lanciata la Campagna internazionale per la Liberazione di Marwan Barghouti e dei Prigionieri Politici Palestinesi. Il lancio della campagna in Toscana avrà due testimonial di eccellenza: Luisa Morgantini, ex vice presidente del Parlamento Europeo, e Randa Wahbe, responsabile dell’associazione palestinese Addameer for Prisoner Support and Human Rights.

COSPE ha deciso di accogliere l’appello e di essere parte attiva della campagna, nella piena consapevolezza che la pace giusta in Palestina e in Israele passa attraverso la rimozione degli enormi ostacoli lungo il tortuoso percorso del “processo di pace”, a partire dalle infrazioni dei diritti umani e della legalità internazionale messe in atto dallo Stato di Israele.  

Dal 1967 sono più di 800.000 i palestinesi passati nelle carceri israeliane. Israele utilizza la prigionia come uno dei principali strumenti dell’occupazione militare, e come forma di punizione collettiva, contravvenendo alla legalità internazionale, a partire dalle Convenzioni di Ginevra. I prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane sono più di 5.000; diversi di loro sono arrestati e lasciati in carcere per diversi anni senza processo e senza capi di accusa definiti. Amnesty International, Physicians for Human Rights, l’organizzazione israeliana Bet’Selem hanno denunciato il conclamato uso di tecniche di tortura, oltre che di limitazioni alle cure mediche e al sostegno legale, come riconosciuto dal diritto umanitario internazionale.

Tra i prigionieri tuttora in carcere, Marwan Barghouti è un leader politico, che ha trascorso più di 18 anni di carcere, di cui i primi sette durante la prima Intifadah. È stato condannato per resistenza militare, accusato di essere il mandante di operazioni militari contro l’occupazione, senza però il sostegno di prove certe, e soprattutto senza le garanzie di un processo regolare; non ha riconosciuto la legittimità della Corte che lo giudicava ed ha rivendicato il diritto dei palestinesi alla libertà, alla pace e alla democrazia. Molti sono dell’idea che, se fosse libero, oggi sarebbe un leader capace di gestire le difficili dinamiche interne alla società palestinese, oltre che trattare il processo di pace con lo Stato di Israele. 

La Campagna per la Liberazione di Marwan Barghouti e dei Prigionieri Politici Palestinesi, è perfettamente in linea con alcuni dei principi che guidano l’azione COSPE in Medioriente: protagonismo della società civile, promozione e tutela dei diritti umani, dialogo tra le culture per una pace giusta e duratura.

 

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