ClimATE Change: Dai un voto per il futuro sostenibile!

COSPE aderisce all’iniziativa di Caterpillar, Radio 2, “M’illumino di meno” 2014, oltre che spegnendo le luci degli uffici, anche lanciando la votazione online per dare un logo a ClimATE Change, campagna internazionale per un’agricoltura sostenibile in Europa e nel mondo.

Lo scorso 16 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, la o.n.g. COSPE, la Regione Marche, AIAB, il Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell’Acqua ed altre organizzazioni di Malta, Polonia e Germania hanno lanciato il concorso internazionale per la creazione di un logo per la campagna ClimATE Change.

Per la scelta del logo della campagna è stato lanciato un concorso europeo per giovani creativi sotto i 30 anni. Al concorso hanno risposto 48 giovani, che hanno inviato proposte molto interessanti e diversificate. Una giuria ha selezionato 6 dei 48 elaborati, che sono i finalisti del concorso.

Aderendo alla decima edizione di “M’illumino di meno”, e intendendo dare un segnale di invito alla diffusione dei concetti di decrescita e di stili di vita rispettosi dell’ambiente, COSPE e i partner della campagna ClimATE Change lanciano il 14 febbraio la votazione on-line per il logo della campagna, invitando tutti ad aderire sul sito web www.percorsidipace.eu.

 

 

La campagna ClimATE Change, finanziata dall’Unione Europea, mira a promuovere in Italia, Malta, Polonia e Germania una serie di iniziative pubbliche e di attività di formazione sugli intrecci, sempre più significativi e purtroppo drammatici, tra cambiamenti climatici, accesso al cibo e accesso all’acqua, in termini di diritti per l’umanità intera.

Nei primi mesi, la campagna ha realizzato cinque ricerche su altrettanti paesi che vivono drammaticamente gli effetti dei cambiamenti climatici sul diritto al cibo e all’acqua: Niger, Mozambico, Etiopia, Ecuador e Nicaragua, mettendo in paragone questi contesti con alcune regioni europee, che pure vivono situazioni che ormai si possono definire difficili.

Inoltre, nei quattro paesi europei, nei prossimi mesi saranno attivate diverse iniziative, che coinvolgeranno addetti ai lavori, politici, amministrazioni locali, gruppi organizzati e pubblico comune, per promuovere la cultura della partecipazione e del diritto dei cittadini ad incidere sulle politiche della produzione del cibo e della gestione dell’acqua. Beni che devono essere considerati beni comuni, e non come mera merce, da scambiare sul mercato, proprio nel contrasto agli effetti sempre più devastanti dei cambiamenti climatici, dovuti anche all’azione dell’uomo sulla natura.

Attraverso conferenze, percorsi formativi, petizioni, spot, cortometraggi, volantini, gadget ed altri strumenti, reali e sul web, saranno valorizzati ed evidenziati approcci ed esperienze già realizzate nell’ambito di agricoltura contadina, produzione biologica, energie alternative, gestione partecipata dei servizi, economia sociale e proposte alternative agli attuali modelli di crescita e sviluppo.

 

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