COSPE in solidarietà alle lotte contadine contro il land-grabbing

Almeno 60 milioni di ettari di terra (due volte la superficie dell’Italia) sono stati espropriati al controllo delle comunità locali nel corso degli ultimi 5 anni. Oggi, giornata mondiale delle lotte contadine, ricorre l’anniversario dell’eccidio di 22 Sem Terra brasiliani, colpevoli di aver lottato per la sovranità alimentare opponendosi all’esproprio delle proprie terre, con numerose azioni organizzate dalla Via Campesina in tutto il mondo (qui l’elenco). Purtroppo il fenomeno del land grabbing, negli ultimi anni, si è andato via via intensificando: dopo la crisi finanziaria del 2007, i governi di molti paesi, ricchi di liquidità ma provi di terre coltivabili (o multinazionali dell’agrobusiness) affittano o comprano terre fertili in atri paesi per coltivarci generi alimentari per i propri bisogni o prodotti per i biocarburanti. Le terre espropriate sono spesso anche le più densamente abitate. L’espulsione degli abitanti e dei coltivatori tradizionali comporta continue violazioni di diritti umani: arresti arbitrari di chi osa opporsi, distruzioni senza indennizzo di case, proprietà e campi, violazioni del diritto al cibo, all’acqua e all’accesso alle risorse. COSPE, da sempre a fianco degli agricoltori e delle associazioni di contadini che lottano per i diritti alla terra e alla sovranità alimentare (qui puoi mettere ling diretto a zucchero amaro) , esprime, in questa giornata simbolica, la propria solidarietà al movimento contadino in lotta.

A seguire alcuni articoli usciti nel babel dedicato al land grabbing e sovranità alimentare.

(S)VENDESI. L’Africa assediata dagli investitori stranieri

Se con il cibo si fa poilitica

“Il modello occidentale ? fallito” intervista ad Aminata Traor?

Graphic Review: Land Grabbing Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo