DALLA TRAGEDIA DI GAZA, RICOSTRUIAMO UNA SPERANZA DI PACE Raccolta di fondi per affrontare l’emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza

Il Coordinamento delle ONG e delle Associazioni di Cooperazione Internazionale della Toscana, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani ? Toscana (ANCI Toscana) e l?Unione delle Province Italiane ? Toscana (UPI Toscana) esprimono la loro ferma condanna degli eventi gravi e drammatici che si vivono nella Striscia di Gaza e nel sud di Israele dalla fine del 2008.

Siamo organizzazioni e istituzioni locali impegnate da anni in Medio Oriente, in collaborazione con le associazioni della societ? civile e le istituzioni locali sia in Palestina, sia in Israele, sia in Libano, realizzando progetti che affiancano sviluppo e aiuto umanitario, promuovendo, il dialogo tra le parti in conflitto, consapevoli che la pace in Medio Oriente potr? esserci solo quando giustizia e rispetto dei diritti umani saranno garantiti.

Di fronte a quello che ? accaduto nelle scorse settimane a Gaza, da testimoni ed operatori sul campo, possiamo dire che questa guerra non ? la soluzione del problema, ma lo acuisce. La guerra non prepara la pace, ma una volta di pi? la allontana generando odio su odio; non garantisce la sicurezza del popolo di Israele e dei suoi abitanti; non avvicina l?indispensabile necessit? della creazione di uno stato e del riconoscimento dei diritti non negoziabili per il popolo palestinese.

La crisi umanitaria, esistente a Gaza gi? da diversi mesi, ? diventata ora ?crisi umanitaria totale? come definito dal Comitato Internazionale della Croce Rossa e riconosciuto dalla risoluzione n.1860 del Consiglio di Sicurezza dell?ONU dell?8 gennaio e da quella quella del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite del 12 gennaio. Di fronte a questa situazione, non possiamo pi? aspettare.

Ci uniamo a tutte le forze di pace israeliane e palestinesi, italiane ed europee chiedendo:

1. l?apertura di tutti i checkpoints di ingresso a Gaza, controllati da Israele e dall’Egitto, per garantire un effettivo corridoio umanitario permanente sotto la protezione di una forza internazionale;

2. la realizzazione di un piano coordinato di aiuti umanitari che consenta l?efficace sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza;

3. il ritiro immediato delle truppe israeliane da Gaza;

4. la fine dei lanci di razzi da parte di Hamas nelle vicine citt? israeliane

A fronte di una dichiarata volont? di giocare un ruolo da protagonista nello sviluppo dell?area mediterranea, l?Europa si ? distinta per l?assoluta inadeguatezza delle azioni messe in atto nell?area mediorientale e per la manifesta incapacit? di esprimere coesione e determinazione nella ricerca di una pace duratura. Il silenzio e l?incapacit? di agire che l?ha caratterizzata in questi anni, fa da contraltare all?attivismo purtroppo tardivo di questi giorni.
I singoli governi europei e l?Unione Europea devono assumersi adesso la responsabilit? per mettere in atto ogni mezzo in loro possesso affinch? si arrivi a ottenere subito l’effettivo rispetto delle modalit? della tregua.

Chiediamo al governo italiano, nostro interlocutore principale, di farsi promotore di un’azione diplomatica che, accanto alla gi? dichiarata denuncia delle responsabilit? di Hamas, riconosca anche le gravi responsabilit? dello Stato di Israele, e possa porre le basi per negoziati seri e aperti alla partecipazione di tutte le istituzioni e organizzazioni politiche espresse democraticamente dalle due parti, nella ricerca di una pace giusta e duratura tra i due popoli.
Chiediamo alla Regione Toscana di farsi portavoce di queste istanze presso il governo italiano, apprezzando l’impegno del presidente Martini in direzione di una campagna e di azioni concrete ? in coordinamento con il governo italiano e altre Regioni – per far fronte all’emergenza umanitaria.

Le organizzazioni della societ? civile palestinesi della Cisgiordania, con cui lavoriamo da anni, e che sono operative anche nella Striscia di Gaza, segnalano che i bisogni attuali sono immani. Manca tutto. Acqua, elettricit?, cibo, vestiti, le strutture sanitarie sono oramai al collasso. La crisi umanitaria si potrebbe mitigare se subito nella Striscia di Gaza si potessero far arrivare alla popolazione stremata i convogli di aiuti umanitari e il personale medico e tecnico che sono ai valichi di ingresso e che non possono entrare, per il blocco tuttora imposto dalle autorit? israeliane.

Appena fatto fronte alle prime emergenze umanitarie, nella Striscia di Gaza sar? fondamentale ricostruire case, linee elettriche, strade, acquedotti, fognature, scuole e quanto ? stato distrutto dagli eventi bellici.

Facciamo pertanto appello alla societ? toscana intera, che da sempre si distingue per il suo altruismo e per la solidariet? nei confronti delle popolazioni colpite da guerre ed eventi catastrofici.

———————————————————————————————————————

A questo fine lanciamo una raccolta di fondi, di cui i promotori si fanno garanti e che saranno destinati al Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC)

Chi vuole aderire pu? farlo attraverso il conto corrente postale n? 55911051 intestato a CROCE ROSSA ITALIANA ;
causale ? EMERGENZA GAZA ? PRO CROCE ROSSA INTERNAZIONALE”

conto corrente bancario n? 19C01 intestato a CROCE ROSSA ITALIANA ? COMITATO REGIONALE DELLA TOSCANA presso CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE ? AGENZIA DI FIESOLE , ABI 06160 CAB 37840 ; Causale: ? EMERGENZA GAZA ? PRO CROCE ROSSA INTERNAZIONALE” .