DICHIARAZIONE FINALE DAL FORUM DI MARSIGLIA.

A conclusione del Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua di Marsiglia (Fame 2012, Marsiglia 14-17 marzo), questo è quanto emerge dalle conclusioni del Forum.
La dichiarazione finale del Forum Mondiale ricorda “L’acqua sorgente di vita e non di profitti“. Da questo concetto partono le dichiarazioni tracciate dai partecipanti che hanno preso parte ai quattro giorni di discussioni e dibattiti.

Da Marsiglia emerge un documento nel quale viene proposto un piano d azione per la giustizia idrica globale. A partire dal riconoscimento del diritto umano all’acqua e allvaccesso ai servizi igienico-sanitari da parte delle Nazioni Unite (Risoluzione 64/292), nonchè l’integrazione di tale diritto in numerose costituzioni e legislazioni a livello mondiale.

INTRODUZIONE:

In qualità di membri del movimento per la giustizia idrica riuniti a Marsiglia (Francia), con il presente documento proponiamo un piano d azione per la giustizia idrica globale. Condividiamo una visione comune del’acqua come diritto umano e bene comune, e non come merce. Sosteniamo il riconoscimento del diritto umano all’acqua e all’accesso ai servizi igienico-sanitari da parte delle Nazioni Unite (Risoluzione 64/292), nonchè l’integrazione di tale diritto in numerose costituzioni e legislazioni a livello mondiale.

In risposta alla crescente privatizzazione dell’acqua:
– ribadiamo che ‘acqua è elemento fondamentale per ogni forma di vita sul pianeta, ed è un diritto umano essenziale e inalienabile;
– insistiamo sull’importanza di garantire la solidarietà fra le generazioni presenti e quelle a venire;
– rifiutiamo ogni forma di privatizzazione dell’acqua, e dichiariamo che la gestione e il controllo dell’acqua deve essere pubblico, cooperativo, partecipativo, equo, e senza fini di lucro;
– lanciamo un appello a favore di una gestione democratica e sostenibile degli ecosistemi, della conservazione dell’integrità del ciclo dell’acqua, e del diritto dei corsi acqua a scorrere, attraverso la protezione e la gestione appropriata dei bacini idrografici e dell’ambiente. Ci opponiamo invece al modello economico e finanziario dominante, che impone la privatizzazione, commercializzazione e finanziarizzazione dei servizi idrici e sanitari pubblici.

Leggi la dichiarazione completa sulla pagina dell&#39acqua del sito COSPE