DONNE ‘COMPLEMENTARI’ ALL’UOMO IN TUNISIA. E LE FEMMINISTE INSORGONO. “Daremo Battaglia” assicura Halima Jouini dell’Associazione delle donne democratiche

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La complementarietà nei diritti non esiste“– commenta così Halima Jouini rappresentante dell’Associazione tunisina delle donne democratiche, storico partner COSPE in Tunisia, l’approvazione da parte dell’Assemblea Costituente dell’ articolo introdotto lo scorso 1° agosto dalla Commissione “diritti e libertà”. Un articolo approvato con i voti del partito islamista Ennhada e altri schieramenti conservatori e che recita: “lo Stato assicura la protezione dei diritti della donna, sotto il principio della complementarità all’uomo in seno alla famiglia, e in qualità di associata all’uomo nello sviluppo della Patria“.”Questo articolo è un’offesa e un duro colpo alla dignità delle donne – dice Halima – si annulla di fatto l’‘uguaglianza” tra i sessi e si introduce un concetto oscuro come quello della complementarietà. Non si sa neppure cosa intendano – dice Halima, che aggiunge – ci preoccupa inoltre il fatto che si parli della donna ‘in seno alla famiglia’. Questo potrebbe precludere i diritti a tutte le donne non sposate…”.

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