Elezioni in Brasile: in attesa del ballottaggio

Elezioni in Brasile: in attesa del ballottaggio

Il Brasile sceglierà il proprio Presidente il 26 ottobre. Sarà necessario un ulteriore turno di ballottaggio, dopo che Dilma Rousseff, presidente in carica, ha raggiunto il 42% dei voti, una buona percentuale ma che non le basta ancora ad aggiudicarsi il secondo mandato presidenziale. La prossima sfida sarà con il candidato di centro-destra Aecio Neves.

Erano infatti tre i candidati che si sono contesi la Presidenza a queste lezioni: Dilma Rusself, del Partito del Lavoratori (PT), attuale Presidente, Marina Silva del Partito Socialista Brasiliano (PSB), che nel Governo Lula ha ricoperto l’incarico di Ministro dell’Ambiente,  e Aecio Neves, del Partito della Socialdemocrazia Brasiliana (PSDB), attuale Governatore dello Stato di Minas Gerais.

Ma, nonostante i risultati delle urne sono state  le donne ad accendere i momenti finale di questa partita. Dopo la morte del candidato del PSB, avvenuta nel sospetto incidente aereo di agosto, Marina aveva registrato una ascesa inaspettata. Molti dicono che la rimonta sia attribuibile a un momento di commozione generale dovuto alla tragica morte del candidato.

In Brasile il sistema di votazione è elettronico e i risultati sono stati comunicati già domenica in prima serata.

Secondo alcuni sostenitori del PSB,  Marina ha cambiato le strategie del Partito e la preoccupazione durante la campagna elettorale è aumentata, soprattutto per il fatto che Marina cadeva spesso in contraddizione, come teneva a sottolineare Dilma nei suoi comizi. Un esempio la posizione sul tema del diritto al lavoro, punto centrale del programma del PT, mentre Marina ha da sempre promosso la flessibilità del lavoro a favore delle imprese e della crescita economica, così come il PSDB.

I punti più criticati delle politiche del PT dagli oppositori sono stati le misure assistenzialiste, come Bolsa Familia, e la politica di sostegno alle Banche come Bando do Brasil e BNDES.

Durante la missione ho avuto modo di incontrare Sindaci, funzionari e rappresentanti della società civile dei tre partiti ed è incredibile come, da parte dell’opposizione non si riconosca assolutamente nessun pregio  alla politiche e azioni messe in campo dal Governo Dilma, mentre, anche se a fatica, si riesce a dar merito al Governo Lula della sua capacità di aver portato il Brasile sulla scena internazionale, nell’alleanza con i BRICS ma non solo, nella lotta per guadagnarsi un seggio permanente dell’Onu, tanto ambito dal Brasile come ha anche ribadito Dilma nel suo intervento di qualche giorno fa proprio al Palazzo di Vetro,  e a livello Regionale mantenendo la posizione di supremazia nell’ambito del MERCOSUR.

Eleonora Migno – Responsabile Sud America COSPE

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