EMMA BONINO MINISTRO DEGLI ESTERI: LA SODDISFAZIONE DELL’AOI

Riceviamo e diffondiamo il comunicato di AOI che si congratula con il Presidente Enrico Letta per la scelta di Emma Bonino come Ministro degli Affari Esteri del suo nuovo Governo.

L’AOI (Associazione Ong Italiane), di cui COSPE è membro, è un’associazione che rappresenta oltre 150 organizzazioni.

Di seguito il testo del comunicato.

Le Ong italiane hanno avuto modo di apprezzare l'impegno per l'affermazione dei diritti umani del neo ministro Bonino, che l'hanno portata a promuovere la nascita della Corte Penale Internazionale, a impegnarsi per la parità di genere in Italia e nel mondo, a spendersi, come Commissario Europeo dal '95 al '99, attivamente nella ricerca della risoluzione dei conflitti dei Balcani, a svolgere il ruolo istituzionale di delegata per l'Italia all'Onu per la moratoria sulla pena di morte.

Il 2012 ha sancito il rilancio della cooperazione internazionale italiana come sistema-Paese, dopo anni bui, soprattutto grazie al percorso di dialogo e condivisione tra istituzioni e attori sociali che ha portato al Forum di Milano dell'ottobre scorso, promosso dal Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione Pof. Andrea Riccardi. Non è possibile tornare indietro rispetto agli impegni presi in quell'occasione, che sono sempre più attuali per l'Italia alle porte del semestre di Presidenza europea del 2014.

''Vogliamo ribadire con determinazione l’importanza di un Viceministro che abbia la delega alla Cooperazione Internazionale, che partecipi al Consiglio dei Ministri e che presieda il Tavolo Interistituzionale, luogo di concertazione del sistema-Italia sulla cooperazione internazionale stessa'' ha dichiarato Gianfranco Cattai, presidente di AOI.
''Conseguenza di tutto questo è la necessaria riforma della legge 49/87''.

L'attuale Ministro degli Esteri ha necessaria autorevolezza e giuste competenze derivate dai pregressi incarichi istituzionali per ribadire il protagonismo della politica estera italiana nel contesto europeo,a partire dalle questioni ed emergenze aperte in Medio Oriente e dal dialogo con le nuove democrazie del Mediterraneo.